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Fisco, Mef: +5,7 mld entrate 9 mesi a 321,7 mld totali

Con un incremento di 5738 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+1,8%), nei primi nove mesi del 2018 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica hanno toccato quota 321 mld e 761 milioni di euro. Come si legge nei dati sul fisco comunicati dal Mef, al risultato contribuiscono sia le imposte dirette (+1,5%) sia quelle indirette (+2,1%).

Aumentato anche il gettito dell’Iva, con una crescita di 3254 milioni (+3,7%) trainato , in particolare, della componente sugli scambi interni che aumenta di 2681 milioni di euro. Positiva la dinamica del prelievo sulle importazioni che mostra un incremento di 573 milioni di euro (+5,7%). Dato invece in calo per le entrate da accertamenti e controlli, che si sono attestate nei primi 9 mesi a 7160 milioni (-489 milioni, pari a -6,4%) di cui: 3.612 milioni (-17,5%) sono affluiti dalle imposte dirette e 3548 milioni (+8,5%) dalle indirette. Il risultato del periodo gennaio-settembre – spiega il Mef – è stato condizionato dall’andamento negativo del mese di agosto dell’anno corrente rispetto allo stesso mese del 2017 (-891 milioni di euro, pari a -45,3%), nel quale si erano registrati consistenti entrate derivanti dalla “Definizione agevolata” delle controversie tributarie, introdotta dal D.L. 193/2016.

Il gettito delle imposte dirette risulta pari a 173.085 milioni, con un aumento di 2.633 milioni (+1,5%) rispetto ai primi nove mesi del 2017. Le ritenute Irpef sui lavoratori dipendenti e sui pensionati mostrano una crescita di 4.318 milioni (+3,9%). Nel periodo mostra un incremento significativo il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+28,1%), per effetto del versamento nel mese di febbraio dell’imposta sui risultati della gestione individuale di portafoglio in regime di risparmio gestito, che riflette la performance positiva dei mercati nel corso del 2017. Significativo anche il gettito dell’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+38,9%) che evidenzia i risultati positivi dei rendimenti medi ottenuti nel 2017 dalle diverse tipologie di forme pensionistiche complementari. Si segnala l’incremento del 6,9% dell’imposta sulle riserve matematiche rami vita assicurazioni e dell’imposta sostitutiva per rideterminazione valori di acquisto di partecipazioni non negative (+ 37,3%, pari a 344 milioni di euro) per effetto della conferma, anche per il 2018, delle aliquote relative alla rideterminazione del valore di acquisto di terreni e partecipazioni qualificate e non qualificate.

Le entrate dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e le ritenute sugli interessi ed altri redditi di capitale mostrano una lieve crescita pari a +0,2% per effetto dell’andamento positivo delle ritenute sui redditi da capitale diversi dai dividendi e delle ritenute su proventi di fondi d’investimento in valori mobiliari di diritto estero. Il gettito dell’IRES evidenzia una diminuzione di 1.744 milioni di euro (-9,8%) per effetto della riduzione di 3,5 punti percentuali dell’aliquota prevista dalla Legge di Stabilità per il 2016 e dell’applicazione della maggiorazione della deduzione degli ammortamenti (c.d. superammortamento) contenuta nella Legge di Bilancio per il 2017. Il gettito delle imposte indirette, che ammonta a 148.676 milioni di euro, registra una crescita di 3.105 milioni di euro (+2,1%). Il risultato è legato all’andamento del gettito dell’IVA (+3.254 milioni di euro +3,7%) e, in particolare, della componente sugli scambi interni che aumenta di 2.681 milioni di euro. Positiva la dinamica del prelievo sulle importazioni che mostra un incremento di 573 milioni di euro (+5,7%).

Diminuiscono le entrate delle imposte sulle assicurazioni (-52,9%) dovuto, come illustrato, allo spostamento dei termini di versamento (da maggio a novembre) dell’acconto dell’imposta, secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio per il 2018. Tra le imposte indirette, mostrano un significativo incremento le entrate dell’imposta di registro (+4,2%, pari a 148 milioni di euro), i versamenti del canone di abbonamento radio e TV (+3,4%, pari a 45 milioni di euro) e dell’imposta di bollo (+9,7%, pari a 482 milioni di euro). Le entrate dei giochi, nei primi nove mesi del 2018, ammontano a 10.715 milioni di euro con una variazione positiva di 410 milioni di euro (+4,0%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

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