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Tim, un patto internazionale per la sicurezza delle reti

Contrastare le minacce informatiche e aumentare la sicurezza di utenti e reti, attraverso la collaborazione tra attori tecnologici internazionali. All’ecosistema del Cybersecurity Tech Accord, composto da sviluppatori e operatori di tutto il mondo, partecipa anche Tim: metterà a disposizione del progetto il know-how dei suoi esperti in cybersecurity e i propri laboratori di ricerca e sviluppo.

Con il Cybersecurity Tech Accord, Tim avrà l’opportunità non solo di mostrare, ma anche di ampliare le proprie competenze. Il progetto promuove infatti la collaborazione tra player tecnologici internazionali: operatori tlc e Ict, sviluppatori di hardware e software e Ott. L’accordo mira a creare un ecosistema di risorse e competenze tecnologiche al fine di sviluppare sistemi di protezione in grado di fronteggiare le minacce informatiche di oggi e di domani. Inoltre, è prevista la condivisione tra i partner di informazioni utili a contrastare i crimini informatici anche attraverso l’adozione di nuovi paradigmi e di nuove regole nelle relazioni tra aziende, Paesi e, in generale, tra pubblico e privato.

Tim anche in occasione del recente Festival di Sanremo, ha mostrato il proprio know-how in tema sicurezza: dopo aver fornito alla città ligure le reti 5G e 4.5G e la copertura Wifi, l’azienda si è occupata anche di proteggere il tutto attraverso il suo Security Operation Center. A Sanremo Tim ha monitorato costantemente tutta la rete WiFi e la connettività offerta al Datacenter Rai, contrastando sul nascere ogni eventuale possibilità di minaccia informatica, ad esempio di tipo DDoS (Distributed Denial of Service) che in genere vengono realizzati dirigendo verso i target volumi di traffico significativi originati attraverso l’utilizzo di migliaia di computer “inconsapevoli”, compromessi, e a cui viene ordinato di inviare contemporaneamente traffico verso il target.

In quel contesto Tim ha arginato alcune decine di attacchi di questo tipo, che, anche se non diretti all’evento, se non correttamente gestiti avrebbero potuto avere ripercussione sulla qualità dei servizi erogati. Per tutta la durata del Festival, è stata inoltre potenziata l’attività di presidio h24 del Security Operation Center interno di Tim e del personale in reperibilità, attivando sinergie tra le rispettive strutture di security Tim e Rai. Inoltre sono state svolte tutte le attività di Cyber intelligence (monitorando fonti pubbliche e social network) con l’obiettivo di prevenire qualsiasi eventuale minaccia.

Il Festival di Sanremo si è dimostrato un ulteriore banco di prova a conferma delle capacità di sicurezza di Tim, a giudicare dalla quantità di dati Internet scambiati sulla rete della compagnia: il picco del volume giornaliero è stato di circa 5.005 gigabyte, raggiunto in occasione della serata finale del Festival, con un incremento di circa il +41% rispetto all’anno precedente. Il totale del volume di traffico dati durante tutte le cinque giornate del Festival è stato di oltre 20mila gigabyte che equivalgono, per dare un’idea, a circa 3,1 milioni di brani ascoltati attraverso i servizi di streaming audio, oppure a 1,4 milioni di video visti attraverso Youtube.

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