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Fmi taglia ancora stima Italia: +0,1% quest’anno

Anche il Fmi converge verso la crescita zero. Gli economisti di Washington tagliano ancora le stime per l’Italia nel 2019: dopo il +0,9% del 2018, il pil è atteso crescere quest’anno dello 0,1%, ovvero 0,5 punti percentuali in meno rispetto alle previsioni di gennaio e 0,9 punti percentuali in meno rispetto alle stime di ottobre 2018. Invariata a +0,9% la crescita per il 2020. La crescita e’ stata rivista al ribasso in seguito alla ”debole domanda interna mentre i rendimenti restano elevati”. Una situazione che preoccupa anche per il potenziale ‘effetto contagio’: ”una prolungata incertezza di bilancio e elevati spread in Italia, soprattutto se associati a una piu’ profonda recessione, potrebbero avere ricadute negative sulle altre economie dell’area euro”.

Più in generale, l’Italia, le elezioni europee e la Brexit sono fra i rischi che gravano sulle prospettive di crescita. “In Europa un periodo prolungato di rendimenti elevati in Italia metterebbe sotto ulteriore stress le banche italiane, peserebbe sull’attività’ economica e peggiorerebbe sulla dinamica del debito. Altri fattori specifici europei che potrebbero incidere negativamente sono la crescente possibilità di una Brexit no-deal e l’esito delle elezioni europee” nel caso in cui vengano ritardati o invertiti i progressi nel rafforzare l’architettura dall’area euro.

In questo scenario, “lo spazio di bilancio varia fra i paesi dell’area euro. In alcuni (Francia, Italia e Spagna) andrebbero ricostruiti gradualmente gli accantonamenti” di bilancio “per evitare l’innescarsi di una spirale negativa fra i rischi sovrani e quelli delle banche e assicurare la stabilità”, afferma il Fmi nel World Economic Outlook, nel quale precisa che le stime per l’Italia sono basate sulla non entrata in vigore dei rincari dell’Iva. La seconda metà del 2018, per l’Italia, “e’ stata particolarmente debole, e questa debolezza si e’ protratta nel 2019. I timori che restano riguardano gli elevavi livelli di debito: la crescita e’ debole”, afferma il capo economista del Fmi, Gita Gopinath, senza commentare l’ipotesi di una flat tax. ”Dobbiamo attendere i dettagli” dice.

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