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Carni di lusso, quando il food diventa eccellenza

Negli ultimi anni il food ha vissuto trasformazioni profonde, che hanno portato ad una diversificazione sempre maggiore delle tipologie e della qualità dei prodotti presenti sul mercato. In questo quadro, uno dei settori maggiormente impattati dai nuovi trend è stato certamente quello delle carni in cui, recentemente, si è assistito ad un vero e proprio boom di richieste d’eccellenza. Una dinamica che ha generato effetti economici, in termini di aumento dei prezzi, ma anche “estetici”, con esercizi commerciali e ristoranti che hanno iniziato ad esibire i tagli pregiati come opere d’arte. Un trend, peraltro, che sembra destinato a crescere in maniera verticale. Ne parla Michele Calò, Direttore commerciale della MFC Carni, realtà altamente specializzata nel settore luxurymeat.

Che realtà rappresenta la MFC CARNI?

Ad oggi la MFC CARNI rappresenta una realtà solida e in netta espansione nel mondo delle carni e del food in generale. Una realtà che si è saputa evolvere secondo le dinamiche di un settorecaratterizzato da mode alimentari e da fasi economiche cicliche e anticicliche. Oggi la MFC rappresenta il mondo delle carni a 360 gradi curando tutte le fasi della filiera.

Come si è sviluppata l’azienda negli ultimi anni?

L’attenzione dell’azienda è da sempre stata rivolta alla cura del bestiame, alla macellazione e alla commercializzazione delle carni bovine, suine e ovine. Questo nel tempo ci ha permesso di acquisire appieno una grande conoscenza del mercato in questione e pertanto capire le necessità dei consumatori. Oggi la MFC, attraverso un nuovo impianto autosufficiente, oltre che della commercializzazione delle carni, si occupa della lavorazione e trasformazione delle stesse. selezionandole accuratamente. La fortuna di lavorare in un’area geograficamente florida come l’Irpinia, ci ha consentito inoltre di poter sviluppare un’altra business unit dedicata alla creazione di salumi di qualità con il marchio “Irpinia Salumi”. La presenza sul mercato nazionale e internazionale ci permette di poter scegliere le carni migliori e di cogliere istantaneamente le esigenze del cliente. È così che la MFC ha sviluppato la propria rete vendite che spazia dalla macelleria alla grande distribuzione, con una vastità dei prodotti offerti anche attraverso il canale ho.re.ca, con l’acquisizione di una società del settore ribattezzataMFC HO.RE.CA”.

Si può affermare che in tempi recenti il mercato delle carni di lusso sia stato tra quelli con la maggiore crescita?

Assolutamente si, il mercato delle carni di lusso è stato quello che ha visto uno sviluppo con il coefficiente maggiore negli ultimi anni, grazie ad una sempre maggior conoscenza da parte dello stesso consumatore. La carne è diventata un argomento di culto grazie a diversi canali mediatici, quali programmi di cucina e social media che hanno dato alla carne un nuovo appeal a dispetto delle ultime mode che hanno tentato qualche anno fa di demonizzare questo alimento. C’è più potenziale di crescita nel comparto alimentare di lusso rispetto agli altri beni in quanto il “mangiar bene e sano” è ormai un trend mondiale. Il food e la moda possono sembrare due concetti ben distinti; tuttavia le esperienze alimentari si stanno sempre più̀ imponendo come la nuova frontiera del lusso. Insomma, oggi, travestite e agghindate da targhette, pubblicità e tracciabilità, le carni diventano un gioiellino da esibire nei migliori ristoranti. Parliamo di moltissime razze che spaziano dalla wagyu (wa= vitello, gyu=giapponese) di cui fa parte una delle carni più famose al momento; la kobe (che precisiamo è una delle prefetture del giappone, da cui prende il nome questa qualità di carne) che sicuramente gioca un ruolo importante, avendo stimolato la curiosità di tantissimi per i suoi costi, non proprio alla portata di chiunque (parliamo di 100 euro ogni 100g in un ristorante). A seguire altre razze come: la galiziana, l’angus americano o australiano, la carne finlandese e il wagyu americano: insomma, tutti alla ricerca del taglio migliore. Carni sempre più richieste nonostante costi poco accessibili, e intorno alle quali girano grossi fatturati. Basti pensare che, ad esempio, un taglio di galiziana può essere venduta ad un ristorante per 30/40 euro al kilo, e parliamo di vendite mai inferiori ai 30kg. L’angus americano è venduto (dipende sempre dal taglio, più pregiato meno pregiato) intorno alla stessa cifra. Recentementeabbiamo venduto un lombo galiziano alla modica cifra di 7.000 euro (65/kg). Il fatturato dell MFC in questo comparto ammonta a 3,5 milioni, con una crescita esponenziale, se si pensa chel’azienda ha veramente deciso di perseguire questa strada solo all’inizio dello scorso anno.

Come è cambiato questo mercato dal 2010 ad oggi?

Dopo una forte pressione che ha caratterizzato il mercato dal 2009 a qualche anno fa, si assiste, fortunatamente, ad una storica inversione di tendenza. La spesa degli italiani nel 2018 è aumentata del 5% e l’aumento dei consumi ha riguardato tutte le tipologie di carne. Il risultato è una rivoluzione dell’offerta delle carni in Italia che si estende dalle macellerie ai supermercati, dallo street food alle hamburgherie fino alle carni proposte nei menù dei ristoranti più prestigiosi, perché la conoscenza delle caratteristiche specifiche dei diversi tipi di carne è diventata un valore aggiunto.Oggi l’obbligo di indicare la provenienza soddisfa appieno questa domanda da parte dei consumatori.

Ci sono differenze tra il mercato italiano e internazionale?

Non molte. Il consumatore italiano oggi è aperto e interessato a sperimentare tutte le carni migliori, qualsiasi sia la provenienza geografica, anche se circa il 45% degli italiani preferisce carne proveniente da allevamenti nazionali. Le garanzie d’origine e le certificazioni, attraverso i marchi DOP e IGP, hanno generato un vero boom nell’allevamento delle razze storiche italiane.

Quali sono oggi i maggiori trend dell’industria?

Il potere di acquisto continua a motivare i cambiamenti nel settore alimentare e nei prossimi anni si consoliderà la tendenza agli acquisti consapevoli per ciò che concerne la tutela ambientale e il benessere degli animali. Ci sono tutte le condizioni per poter sperare in un trend positivo, che vedrà un consumatore sempre piùattento alle carni che consuma e che vorrà assaporare gli stessi gusti particolari anche casa propria. Proprio per questo il trend porterà nei banchi dei supermercati carni pregiate e di qualità,facendo attenzione al packaging e alle porzioni per facilitarne il consumo.

Quali sono i prossimi passi?

I prossimi passi saranno sicuramente rivolti all’espansione nel mondo ho.re.ca con l’arricchimento di ulteriori tipologie di carne nel proprio portafoglio di prodotti, ma anche ad una maggiore specializzazione nella lavorazione e trasformazione di queste carni. A breve lanceremo il nostro nuovo marchio soprannominato “Swami Beef, volto a soddisfare la ristorazione più esigente, con un tipo di carne altamente selezionato. Entro l’anno puntiamo ad avere una lavorazione molto accurata ed un packaging di queste carni per soddisfare le richieste della GDO, seguendo precisamente il trend prima accennato.

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