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Samantha Cristoforetti tornerà nello Spazio per 6 mesi nel 2022

samantha cristoforetti esa

L’astronauta italiana Samantha Cristoforetti tornerà sulla stazione spaziale internazionale nella primavera del 2022. È la sua seconda missione nello Spazio, dopo quella del 2014 nella quale è stata 200 giorni sulla Iss. L’astronauta considera la stazione la sua “casa lontano da casa”, ha detto durante la conferenza stampa di annuncio che, oltre al suo, ha visto gli interventi del nuovo Direttore Generale dell’ESA, Josef Aschbacher, del Direttore dell’Esplorazione Umana e Robotica dell’Agenzia David Parker, e del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) Giorgio Saccoccia.

“È con grande piacere che annuncio oggi la seconda missione spaziale di Samantha” ha detto Josef Aschbacher, da pochi giorni direttore generale dell’Agenzia spaziale europea, secondo il quale “Samantha è un modello eccellente per chiunque si candidi alla selezione per astronauti ESA 2021/22 annunciata nei giorni scorsi. Sono entusiasta di vederla proseguire in orbita il lavoro essenziale degli scienziati europei poiché ispira tutti gli europei a esplorare oltre e a raggiungere nuovi obiettivi per il beneficio sulla Terra”.

Per il momento molti dettagli della missione (che dovrebbe avere una durata standard di circa 6 mesi, ha detto Cristoforetti), non sono ancora noti. Non si sa, ad esempio, la data di partenza precisa, e l’Esa ancora non precisa se il volo avverrà su una Soyuz russa o su un razzo della SpaceX di Elon Musk. Il nome ed il logo della seconda missione di Samantha sono ancora ‘top secret’. “Lo annunceremo a breve” ha chiarito l’astronauta italiana.

Si sa però che la nuova missione di Cristoforetti, che sostituirà un altro astronauta dell’Esa, Matthias Maurer, prevederà diversi esperimenti, come quelli sulla fisiologia umana e sulla biologia “per migliorare la performance del corpo umano durante la permanenza nello spazio. Questo sarà fondamentale per viaggi spaziali in futuro”, ha detto il Presidente dell’Asi, Saccoccia, mentre Cristoforetti ha sottolineato l’importanza degli esperimenti sull’alga “spirulina, che è utile per fare di sistemi di supporto alla vita a ciclo chiuso”. Potrebbero rivelarsi molto utili nelle missioni di esplorazioni oltre l’orbita bassa come quelle sulla Luna e poi in futuro su Marte anche gli esperimenti per la produzione di parti metalliche grazie a stampanti 3D spaziali. Anche il sistema spaziale italiano sarà coinvolto nella nuova missione di Cristoforetti anche se, è stato sottolineato, il bando per i nuovi esperimenti dell’Agenzia Spaziale Italiana è ancora in corso. In attesa di potersi addestrare sui nuovi esperimenti, Samantha Cristoforetti seguirà esperimenti come Lidal, Nutriss, Acoustic Diagnostics, Mini-Euoso, già presenti a bordo della Iss e sui quali Luca Parmitano ha già lavorato durante la missione Esa Beyond nel 2019.

Gli stessi esperimenti seguiti da Cristoforetti nella sua missione precedente sono stati fondamentali per i progressi attuali dell’esplorazione spaziale. Durante i 200 giorni della missione Futura, ha contribuito a un ampio programma scientifico di esperimenti in scienze fisiche, biologia e fisiologia umana, come pure a ricerche sulle radiazioni e dimostrazioni tecnologiche, e ha anche supervisionato il distacco del quinto e ultimo ATV (Automated Transfer Vehicle) dell’ESA, segnando la fine di un programma che ha aperto la strada ai Moduli di servizio europei attualmente prodotti per la navicella Orion della NASA, che viaggerà verso e intorno alla Luna e per la quale l’Esa è impegnata nella produzione di 6 diversi moduli.

L’addestramento di Samantha per la sua seconda missione è già iniziato con lezioni di aggiornamento sulla Stazione Spaziale Internazionale presso il Centro europeo per gli astronauti ESA di Colonia, Germania, e presso il Johnson Space Center della NASA a Houston, Texas. Nei prossimi mesi, il programma si intensificherà: Samantha rivedrà i sistemi e le procedure della Stazione spaziale e si addestrerà sugli esperimenti e sugli incarichi specifici che eseguirà nello spazio.

“Sono grata delle numerose opportunità che mi sono state offerte in questi anni, da quando sono tornata dalla mia prima missione”, ha detto Cristoforetti. “Per qualche anno ho guidato “Spaceship EAC”, un team di studenti e giovani ricercatori che lavorano alle tecnologie per l’esplorazione lunare, e per due anni ho dato il mio contributo al programma iHAB, offrendo il punto di vista di un’astronauta nella fase di sviluppo di questo modulo abitativo fornito da ESA per l’avamposto in orbita lunare Gateway. Ho avuto anche l’opportunità di lavorare per 10 giorni sott’acqua, in veste di comandante dell’equipaggio NEEMO23 della NASA, in condizioni simili a quelle di una missione spaziale”, dice Samantha Cristoforetti.

“Ma tornare sulla ISS, la mia casa lontano da casa, è sempre rimasto il mio desiderio più grande. Sono onorata di essere stata assegnata ad una seconda missione spaziale e non vedo l’ora di tornare a rappresentare l’Italia e l’Europa in orbita, contribuendo alle attività di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico in microgravità”, aggiunge Cristoforetti.

Il secondo volo di Cristoforetti rientra negli impregni presi durante il consiglio ministeriale Space19+ dell’ESA, in cui gli Stati membri hanno approvato il continuo impegno dell’Agenzia verso la Stazione Spaziale Internazionale almeno fino al 2030 e la realizzazione di secondi voli per tutti gli astronauti della classe 2009 dell’ESA, che intanto ha iniziato a reclutare la prossima. Il volo di Samantha segue i secondi voli dei suoi compagni Alexander Gerst nel 2018, di Luca Parmitano nel 2019 e di Thomas Pesquet nel 2021, e potrebbe vedere un passaggio di consegne diretto sulla Stazione con Matthias Maurer, la cui prima missione sulla Stazione spaziale è programmata per la fine di quest’anno.

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