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Lavoro, nella formazione professionale ‘vince’ la ristorazione

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La ristorazione è senza dubbio uno dei settori più colpiti dalla pandemia da Covid-19. Eppure, chi si affida al sistema di Istruzione e formazione professionale preferisce seguire il percorso da cuoco o cameriere per trovare lavoro. Più di un allievo su quattro vuole ottenere la qualifica professionale come operatore nella ristorazione. A scattare la fotografia è la diciottesima edizione del rapporto di monitoraggio sull’Istruzione e la formazione professionale, che l’Inapp elabora annualmente per conto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.

Per l’anno 2018-2019 gli allievi risultavano essere più di 288mila, mentre, stando ai primi dati disponibili per il periodo 2019-2020, si evidenzia un calo di iscrizioni, con 250 mila nuovi allievi.

Come detto, 76.544 di giovani che vogliono formarsi per trovare lavoro scelgono la ristorazione, cioè il 28,4% del totale degli iscritti. Il 15,9%, ovvero 42.883 allievi, sceglie di formarsi come parrucchiere o estetista. Più distanziati l’operatore meccanico (20.328, pari al 7,5%), l’operatore elettrico (19.218, cioè il 7,1%) e gli operatori alla riparazione dei veicoli a motore (17.351, ovvero il 6,4%).

A frequentare i corsi Iefp sono per la maggior parte maschi: il 61,2% degli uomini contro il 38,8% delle donne. Per quanto riguarda gli stranieri, sono il 13,9% del totale.

Di particolare interesse è la partecipazione ai percorsi realizzati in modalità ‘duale‘, formazione e lavoro, che prevedono un minimo di 400 ore annue svolte in azienda, con dati in crescita. Resta una significativa differenza tra aree geografiche del Paese, con una presenza decisamente più marcata nelle regioni del Centro e del Nord, più limitata nel Mezzogiorno.

Per l’anno 2018-2019 il totale degli allievi nel sistema duale raggiungeva quota 31.459 sul territorio nazionale. Nel periodo 2019-2020 questo sistema di formazione è stato scelto da 37.866 persone, aumentando di oltre 6 mila unità. Questa crescita riguarda soprattutto il terzo e quarto anno di corso, dimostrandosi una modalità più adatta ad allievi più avanti nel percorso formativo.

Infatti, sul totale degli iscritti nell’istruzione e formazione professionale il 21,8% risulta frequentare la modalità ‘duale’, con la quota che cresce al 59,8% per gli allievi del quarto anno. In questo ambito sale anche la presenza di studenti di origine straniera i quali rappresentano il 15% degli iscritti, per un totale di 4.726 unità.

La Lombardia, nell’annata 2018-2019, fa la parte del leone in questa speciale classifica con 15.594 iscritti, seguita dalla Toscana (2.949), Lazio (2.767), Piemonte (2.291) e Emilia Romagna con 2.102. Fanalini di coda l’Abruzzo e la Calabria, rispettivamente con 10 e 33 allievi, accanto a Sardegna e Basilicata, due Regioni che ancora non prevedono percorsi svolti in questa modalità.

 

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