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Continua la riduzione dei ricoveri per Covid-19 negli ospedali continua, anche se rallenta. Il numero dei pazienti registrati negli ospedali sentinella aderenti alla rete di Fiaso diminuisce ‘solo’ del 3,9%, secondo la rilevazione settimanale effettuata in data 14 giugno. Nelle settimane precedenti le riduzioni erano state a doppia cifra: -16,3% il 7 giugno, -13% il 31 maggio, -16% il 24 maggio, – 14,9% il 17 maggio. Intanto cambiano le regole sulle mascherine: non serviranno più al cinema e a teatro, ma resteranno su bus, treni e metro. 

L’obbligo di mascherine sui mezzi pubblici, scaduto oggi, viene infatti prorogato fino al 30 settembre 2022. E’ quanto emerge al termine del Consiglio dei ministri, un incontro al quale il ministro della Salute Roberto Speranza – in isolamento dopo essere risultato positivo a Covid-19 – ha partecipato collegandosi in videoconferenza. La proroga, precisa l’Adnkronos, riguarda anche ospedali e Rsa.

Niente mascherine invece per gli studenti alle prese con gli esami. Nella serata di ieri il ministro Speranza ha firmato l‘ordinanza ponte, in vista dell’entrata in vigore del decreto, con cui viene prorogato l’uso delle mascherine nelle strutture sanitarie, nelle Rsa e nel trasporto pubblico, fatta eccezione per quello aereo. Decade l’obbligatorietà dell’uso delle mascherine per gli esami di stato.

Ma se le mascherine sono state indispensabili in questi lunghi anni di pandemia, di che numeri parliamo? Nel giorno in cui scade l’obbligo di utilizzo del dispositivo in alcuni luoghi al chiuso come cinema, teatri e impianti sportivi, è impressionante la stima che arriva da Sima, Società Italiana di Medicina Ambientale: sono oltre 46 miliardi le mascherine utilizzate in Italia da inizio pandemia ad oggi, e ben 129 miliardi a livello globale quelle consumate ogni mese, ovvero 3 milioni al minuto. Ai circa 2 miliardi di mascherine utilizzate in Italia dalla popolazione scolastica a partire dallo scoppio dell’emergenza Covid-19 nel nostro Paese, si aggiungerebbero i 16 miliardi in capo ai lavoratori e una quota stimabile in 28 miliardi per l’utilizzo quotidiano nelle varie situazioni indoor e outdoor dall’inizio dell’emergenza sanitaria, per un totale di 46 miliardi di mascherine.

“Sul fronte dell’ambiente, le mascherine hanno avuto un impatto paragonabile a quello di uno tsunami – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – L’Oms ha stimato in 3,4 miliardi le mascherine che finiscono ogni giorno nella spazzatura (dato globale), assieme a 140 milioni di kit di test, che hanno il potenziale di generare 2.600 tonnellate di rifiuti non infettivi (principalmente plastica) e 731.000 litri di rifiuti chimici”. Un recente studio apparso su Environmental Advances, osserva Miani, “ha rivelato come buona parte delle mascherine finisca in acqua (quasi 5.500 tonnellate metriche di plastica ogni anno con una stima ottimistica al ribasso) evidenziando inoltre come una singola mascherina potrebbe rilasciare fino a 173mila microfibre di plastica al giorno negli oceani, con possibili danni da ostruzione in seguito ad ingestione da parte degli animali acquatici, ed effetti tossicologici dovuti alla veicolazione di contaminanti chimici e biologici. Preoccupa inoltre la presenza di frazioni sub-micrometriche, potenzialmente capaci di attraversare le barriere biologiche”.

Quanto all’andamento della pandemia, un aiuto per capire cosa sta accadendo arriva proprio dagli ospedali. “La riduzione dei ricoveri continua ormai da quasi due mesi e questo rappresenta sicuramente un segnale positivo davanti al quale, però, non possiamo distrarci – afferma Giovanni Migliore, presidente della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere – Negli ospedali adesso può iniziare una fase di consolidamento della lezione appresa dalla pandemia, a partire dalla valorizzazione del personale reclutato nel corso dell’emergenza. Infermieri neolaureati e medici assunti con contratti precari entrino ora a far parte stabilmente del servizio sanitario nazionale per affrontare le prossime sfide, da una eventuale recrudescenza del virus in autunno al recupero delle prestazioni sospese durante Covid fino ai nuovi progetti del Pnrr”.

 

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