NF24
Cerca
Close this search box.

Luigi Ferraris: vi spiego perché il Gruppo FS corre come un treno

L’amministratore delegato del Gruppo FS racconta a Fortune Italia quali sono le strategie aziendali e quante risorse saranno messe in campo nei prossimi dieci anni per ammodernare infrastrutture, digitalizzare, innovare e assumere migliaia di nuovi dipendenti. La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023.

Dicembre è il mese in cui Fortune Italia sceglie la “Businessperson of the year”. Tra i tanti eccellenti manager italiani impegnati nei settori più disparati della nostra economia, abbiamo individuato quello che a nostro avviso nel 2022 ha creato valore per l’azienda e gli stakeholder: Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo FS. Quella lanciata dal manager lombardo di nascita e ligure di adozione, è una sfida epocale nel settore della mobilità delle persone e delle merci in Italia e in Europa. I suoi progetti di ammodernamento delle infrastrutture, digitalizzazione, innovazione, autonomia energetica e riorganizzazione del Gruppo FS sono accompagnati da investimenti per 190 mld di euro in 10 anni. Per non parlare, ovviamente, delle ricadute occupazionali con la messa a terra dei progetti.

Il Gruppo FS investirà nei prossimi dieci anni risorse importanti, nell’ordine di 190 mld di euro, per una sorta di rivoluzione nei trasporti in Italia. Possiamo tracciare le priorità di questi investimenti?

È vero, puntiamo a far sì che mobilità collettiva e logistica diventino volani di uno sviluppo sostenibile del Paese e strumenti di una maggiore coesione territoriale e sociale. Tra l’altro intendiamo accrescere la capacità dell’infrastruttura ferroviaria di almeno un 20%, così da aumentare l’offerta di treni dove necessario e migliorare l’integrazione tra ferro e gomma favorendo la scelta della mobilità collettiva e condivisa. Quanto alle priorità, il nostro Piano Industriale metterà a terra risorse finanziarie provenienti da fonti diverse e con differenti scadenze temporali. Gli investimenti del Pnrr è noto che traguardano non oltre il 2026, quelli di Piano al 2031. In ogni caso le priorità assolute sono il mantenimento in efficienza dei treni e delle infrastrutture ferroviarie e stradali, con un loro progressivo ammodernamento tecnologico, grazie alla digitalizzazione e alla connettività, così da migliorarne le prestazioni, l’affidabilità e l’attrattività.

Appunto, nel nostro Paese si parla spesso di infrastrutture vetuste, da ammodernare, ricostruire o costruire ex novo. Altrettanto spesso si discute di gap infrastrutturale Nord-Sud anche nel settore dei trasporti. Quali sono i progetti e gli impegni del Gruppo che lei guida nel contribuire a colmare anche il divario Nord-Sud?

È proprio così, l’età media delle nostre infrastrutture supera i 70 anni. Ed è anche per questo che va salutata con soddisfazione la stagione che stiamo vivendo, contrassegnata da parte sia delle istituzioni sia di ampi settori dell’opinione pubblica da una positiva attenzione al tema infrastrutture in particolare al Sud. Lo confermano opere ferroviarie in via di completamento come la Napoli – Bari e la Palermo – Catania – Messina, o in fase avanzata di progettazione e in avvio come la Salerno – Reggio Calabria AV, e il nostro impegno a porci a servizio degli ulteriori progetti che il Governo programmerà per colmare il gap infrastrutturale con il Nord Italia. Occorrerebbe anche iniziare a progettare e realizzare le nuove infrastrutture considerandole nella loro ‘vita intera’, assicurando così i flussi finanziari necessari a completarle in tempi certi. A giovarne sarebbe la pianificazione dei fabbisogni di materiali, macchinari e competenze e gli investimenti su tutto l’indotto.

Paesi in cui opera il Gruppo FS

Quanto sono importanti i fondi del Pnrr nell’ammodernamento delle infrastrutture del trasporto merci e passeggeri su ferro? Saranno usati anche per far crescere la rete ferroviaria nel Paese?

I fondi del Pnrr e il cronoprogramma serrato segnano un cambio di passo inaugurando, appunto, una nuova stagione che sono certo sarà sostenuta da altri provvedimenti per semplificare e accelerare gli iter approvativi e l’affidamento degli appalti. Detto ciò, il 45% di quelle risorse va al Sud, ma le opere co-finanziate dal Pnrr riguardano tutto il Paese: l’Alta Velocità come i collegamenti Est-Ovest, le linee regionali, l’upgrading delle linee per far circolare treni merci a standard internazionale, le connessioni con porti e aeroporti, l’estensione del sistema di distanziamento di ultima generazione ERTMS su 3.400 km di linee entro il 2026.

La versione completa di questo articolo è disponibile sul numero di Fortune Italia di dicembre 2022 – gennaio 2023. Ci si può abbonare al magazine di Fortune Italia a questo link: potrete scegliere tra la versione cartacea, quella digitale oppure entrambe. Qui invece si possono acquistare i singoli numeri della rivista in versione digitale.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.