Si è svolta a Roma la prima assemblea generale dell’Associazione Marchi Storici d’Italia che ha eletto il nuovo Consiglio di presidenza che resterà in carica per i prossimi quattro anni: presidente Massimo Caputi, Terme di Saturnia, vicepresidente vicario Roberto Busso, Gabetti.
Come consiglieri vicepresidenti sino stati scelti: Alessia Antinori, Marchesi Antinori, Ugo Giorcelli, Benetton, Pier Paolo Rosetti, Conserve Italia, Francesco Vena, Lucano 1894, Tommaso Inghirami, Inghirami, Bernabò Bocca, Sina Hotels, Nicola Arnone, Acqua Lete, Armando De Nigris, Aceto De Nigris 1889, Pietro Giovanni Zoroddu, Adnkronos, Gianluca Brozzetti, Buccellati, Lorenzo Canella, Canella, Stefano Crechici, Modiano, Andrea Ravazzolo, Ravazzolo, Giovanni Roncoroni, Roncoroni 1881, Massimo Toschi, Toschi Vignola, Antonio Zacchera, Zacchera Hotels.
I marchi storici di interesse nazionale iscritti al registro speciale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono circa 500, ma in Italia sono decine di migliaia le imprese che hanno almeno 50 anni di costituzione. Nella riunione preliminare i soci fondatori – Antinori, Benetton, Conserve Italia, Ekaf, Gabetti, Inghirami, Lucano 1894, Terme di Saturnia – hanno delineato le linee programmatiche dell’Associazione per il 2023 e approvato l’ingresso di importanti aziende titolari di marchi storici: Adnkronos, Buccellati, Sina Hotels e Terme di Montepulciano.
“Finalmente anche l’Italia ha compreso la necessità di valorizzare le Imprese Storiche che sono l’asse portante del Made in Italy. Si prospetta un grande percorso di rafforzamento dei Marchi Storici, in considerazione anche della forte sensibilità dei Ministri Urso e Lollobrigida verso le eccellenze produttive e il Made in Italy”, afferma il presidente dell’Associazione, Massimo Caputi (nella foto).
L’Assemblea è stata preceduta da un webinar organizzato in collaborazione con Invitalia sul fondo salvaguardia imprese, cui possono accedere aziende titolari di marchi storici o coloro che intendono acquisire un Marchio Storico. Sono intervenuti per Invitalia Ernesto Somma, responsabile incentivi e innovazione e Paolo Alberto De Angelis, responsabile per il fondo, che hanno illustrato le modalità di accesso e utilizzo delle risorse, circa un miliardo di euro fino al 2035.
