Martedì 18 aprile i fan indiani di Apple in fila per entrare nel primo negozio di Mumbai del produttore di iPhone si sono imbattuti in un ospite speciale: il CEO di Apple Tim Cook, volato a Mumbai per inaugurare il primo punto vendita indiano dell’azienda.
Il negozio, nel complesso Bandra Kurla di Mumbai, è il punto di arrivo di una campagna portata avanti per anni da Apple e da Cook per aprire un negozio nel paese dell’Asia meridionale. Cook aveva annunciato per la prima volta nel 2020 il progetto di un punto vendita in India, con una data di apertura prevista per il 2021. Ma la pandemia di Covid ha costretto Apple a ritardare i suoi piani.
Apple aprirà un secondo negozio a New Delhi giovedì 20 aprile. L’ultima volta in cui la società aveva aperto un punto vendita in un nuovo paese era stato nel 2018, a Bangkok.
Gli sforzi dell’azienda per aprire un negozio in India sono stati a lungo ostacolati dalle normative locali, che richiedevano ai rivenditori stranieri di approvvigionarsi localmente del 30% dei loro prodotti. Cook ha personalmente esercitato pressioni sul primo ministro indiano Narendra Modi per annullare i regolamenti, che infine sono stati revocati nel 2019.
Fino al 2020, quando ha aperto un negozio online, Apple si è affidata a terzi per vendere i suoi prodotti, cosa che Cook ha descritto come non ottimale. “Non voglio che qualcun altro gestisca il marchio per noi”, ha detto Cook nel 2020, quando ha annunciato il primo tentativo di Apple di aprire un punto vendita in India.
Secondo quanto riportato dai media locali, Cook, durante il suo soggiorno a Mumbai, ha anche incontrato leader di aziende indiane, come il capo di Reliance Industries Mukesh Ambani e il presidente di Tata Sons Natarajan Chandrasekaran. Il CEO di Apple dovrebbe incontrare il premier Modi durante il suo viaggio.
India vs. Cina
Apple ha un ruolo minore nel mercato degli smartphone in India, dove i suoi iPhone premium detengono solo una piccola quota di mercato (4%). I consumatori indiani preferiscono marchi più economici di produttori locali, nonché a marchi cinesi e sudcoreani. (In Cina, invece, i prodotti Apple hanno rappresentato il 23,7% delle vendite di smartphone nel quarto trimestre del 2022, battendo anche i marchi cinesi locali.)
Eppure, le vendite di Apple in India stanno crescendo, raggiungendo i 6 mld di dollari nell’anno conclusosi a marzo, rispetto ai 4,1 mld dell’anno precedente, riferisce Bloomberg. Tuttavia, questa cifra è molto inferiore ai 75 miliardi di dollari che Apple ha realizzato in Cina durante l’ultimo anno fiscale.
L’India sta anche giocando un ruolo più importante nella catena di approvvigionamento di Apple, dopo che i ritardi causati dai disordini in Cina hanno costretto la società ad avvertire che la produzione del suo ultimo modello di iPhone sarebbe stata inferiore a quanto previsto prima delle festività natalizie del 2022.
Secondo Bloomberg, Apple ha prodotto il 7% dei suoi iPhone in India, per il valore di circa 7 mld di dollari, tre volte in più dell’anno precedente.
Anche i fornitori di Apple si stanno spostando. Foxconn sta già producendo gli ultimi iPhone in India e, secondo quanto riferito, sta progettando un nuovo stabilimento da 700 mln di dollari nello stato indiano del Karnataka, che impiegherebbe 100.000 lavoratori. (Lo stabilimento Foxconn di Zhengzhou, in Cina, impiega circa 200.000 persone.)
“L‘India è un mercato estremamente eccitante per noi”, ha detto Cook in una conferenza sugli utili a febbraio. “Stiamo, in sostanza, prendendo ciò che abbiamo imparato in Cina anni fa, e come siamo cresciuti in Cina, e lo stiamo mettendo in pratica”, ha continuato.
Apple sta spostando la produzione anche in altri paesi asiatici, con fornitori che secondo quanto riferito investono in paesi come il Vietnam e la Thailandia.
Anche altri paesi in Asia potrebbero avere presto il loro primo Apple Store. A gennaio, Apple ha iniziato ad assumere store manager in Malesia, ha riportato Bloomberg, in quello che potrebbe diventare il primo outlet del sud-est asiatico.
