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Luglio

Fortune Italia in edicola, la nuova normalità

Abbiamo raccontato l’emergenza sanitaria, poi i provvedimenti urgenti per limitare i danni economici. Quindi abbiamo iniziato a ragionare sulla possibilità di immaginare una ricostruzione e su una ripresa dell’attività che ha riguardato alcuni ma non tutti. Ma quella che da subito è stata definita ‘nuova normalità’, l’approdo a un mondo post Covid diverso da quello pre Covid, è ancora tutta da costruire.

Per ora, dobbiamo fermarci a quello che possiamo vedere. E che abbiamo scelto di descrivere raccontando storie che riteniamo significative. Sono quelle dei lavoratori lasciati soli, senza neanche i soldi della cassa integrazione, e delle imprese che rischiano di dover dichiarare l’insolvenza. Ma sono anche quelle che lasciano sperare in un futuro migliore: i piani per la sostenibilità di Generali, le strategie del mondo delle assicurazioni che si candidano a un ruolo centrale, la difesa del made in Italy con un marchio storico come Manifatture Sigaro Toscano. Ci sono poi le abitudini che cambiano e che sembrano destinate a diventare comportamenti maturi. Dal boom della micro-mobilità nelle città alla gestione del virus: il Garante per la privacy difende le scelte fatte con la app Immuni; con Reithera proseguiamo il nostro viaggio nella corsa al vaccino.

Gli anziani hanno pagato il prezzo più alto durante l’emergenza sanitaria, in termini di vite perse e di sofferenza per la malattia. Ma l’epidemia del Coronavirus, soprattutto nelle sue conseguenze economiche e sociali, riguarda da vicino anche i più giovani. Per questo, la nostra selezione annuale di talenti under 40 assume un valore diverso. Abbiamo fatto la scelta di selezionarne 40 in quattro categorie diverse: manager, startupper, ricercatori, influencer.

Dalla redazione americana, tre storie che raccontano grandi imprese globali nell’era del Covid. Amazon, ‘l’azienda perfetta per una pandemia’, probabilmente ne uscirà più forte di prima; Instagram è il social network che è riuscito a rimanere attraente pur vendendo tonnellate di pubblicità e la domanda è: riuscirà a restare in equilibrio? Infine, Uber. La crisi le ha dato l’occasione di smontarsi e ricostruirsi e ora deve dimostrare di saper archiviare gli errori per tornare a crescere.