Come cambiano gli italiani dopo il vaccino anti-Covid?

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Sempre prudenti o più spavaldi? Un’indagine congiunta Sapienza e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I ha tastato il polso degli italiani vaccinati contro Covid-19. Ebbene, dall’indagine arriva una buona notizia: la maggioranza dei soggetti continua a rispettare le misure di protezione anche dopo il vaccino. C’è però da dire che si tratta di operatori sanitari.

L’indagine ha infatti coinvolto gli operatori delle strutture sanitarie dell’azienda, sottoposti alla seconda dose di vaccino Pfizer-BioNTech fino al 30 marzo 2021. Al personale è stato sottoposto un questionario sulle misure di protezione contro Sars-CoV-2 e i soggetti che hanno volontariamente risposto, tra il 2 ed il 17 aprile scorso, sono stati 731, tutti tra i 24 ed i 69 anni.

“Il messaggio principale che deriva dall’indagine è che la maggioranza degli intervistati non ha cambiato le proprie abitudini dopo il vaccino. In particolare, ben il 94% ha dichiarato che dopo la seconda vaccinazione contro Covid-19 non è cambiata la frequenza con la quale indossa la mascherina chirurgica o di comunità, in ambienti chiusi e con persone diverse dai familiari e conviventi. Solo il 4% ha ammesso di aver ridotto leggermente tale abitudine”, spiegano i coordinatori della ricerca, Domenico Alvaro (direttore del Dai di Medicina interna e Specialità nediche e preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria) e Stefania Basili (direttrice dell’unità operativa complessa di Medicina Interna dell’Umberto I).

“Circa l’89% ha dichiarato che, dopo il secondo vaccino contro Sars-CoV-2, non ha cambiato la frequenza con la quale indossa la mascherina Ffp2 o la doppia mascherina in ambienti chiusi e con persone diverse dai familiari e conviventi e la frequenza con la quale indossa la mascherina all’aperto”.

E ancora, dopo la seconda dose di vaccino contro Covid-19, “la frequenza con la quale il soggetto si lava le mani con acqua e sapone o le disinfetta con soluzione idroalcolica per almeno 20 secondi non è cambiata nel 94% degli intervistati, così come il rispetto del numero massimo di 6 persone all’interno della sua abitazione, escludendo familiari e conviventi”.

Infine, la frequenza con la quale il soggetto ha dichiarato di rispettare il distanziamento fisico di almeno 2 metri all’aperto non si è modificata nell’86% dei soggetti, mentre è diminuita leggermente nel 13% dei soggetti intervistati.

“Sono risultati importanti, che dimostrano come la consapevolezza di non abbassare la guardia neanche anche dopo la vaccinazione sia ampiamente diffusa”, concludono gli autori. Almeno negli operatori sanitari.

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