‘Effetto cinema’ studiato nelle donne con tumore

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Il cinema come supporto psicologico per le donne affette da tumori ginecologici. È questo l’obiettivo del progetto di medicina complementare pensato dai ricercatori del Policlinico Gemelli di Roma. Uno studio che sarà scritto a quattro mani da Daniela Chieffo, responsabile della Uos di Psicologia clinica della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Ircss, e da Marina Morra, manager presso MediCinema Italia onlus.

Una ricerca che si colloca nel contesto di una serie di nuovi studi sulla personalizzazione delle cure. Infatti, “in questo progetto il modello di intervento utilizza il cinema come strumento di lavoro psicologico clinico”, spiega Chieffo, “con l’obiettivo di supportare le pazienti nel processo di elaborazione della malattia e di facilitare la relazione psiche-soma, talvolta fratturata dalla malattia o dai cambiamenti che questa comporta”.

La ricerca parte oggi, venerdì 7 maggio. Sarà fatta da incontri di gruppo e proiezioni di film, con tre momenti di valutazione psico-oncologici. Il primo al tempo zero, poi a 3 mesi, infine a 6. Il primo gruppo di pazienti coinvolte nella ricerca è costituito da 15 donne, seguite presso la Uoc di ginecologia oncologica e il day hospital dei tumori femminili del Policlinico Gemelli. Lo studio non monitorerà solo le pazienti, ma anche relativi caregiver e familiari.

“Per questo progetto”, continua Chieffo, “sono stati selezionati film con sollecitazioni positive, che aiuteranno a condurre il gruppo attraverso un processo di esplorazione, riconoscimento ed elaborazione delle tematiche psicologiche connesse al percorso di cura oncologico”.

Per gli esperti del Gemelli, già il solo stare in gruppo è un potente strumento emotivo e cognitivo di lavoro, ma anche di apprendimento. All’interno di un gruppo si creano coesione, accettazione, universalizzazione delle emozioni, che permettono di scoprire che la sofferenza non è solo propria ma può essere condivisa.

L’utilizzo strutturato dei film, per i ricercatori ha l’obiettivo di tracciare un nuovo modello di intervento per la cura e il sostegno psicologico alle pazienti affette da patologia oncologica. Un sostegno, “volto alla promozione della salute e del benessere psico-fisico in un’ottica di reintegrazione nella vita e di autonomia, di facilitazione nelle dinamiche interpersonali e sociali, a una migliore gestione delle emozioni interne che accompagnano il percorso di cura” prosegue la dottoressa Chieffo, che in questo progetto è coadiuvata dalle psicoterapeute del Policlinico Gemelli Letizia Lafuenti e Ludovica Mastrilli.

La programmazione durerà 15 giorni, nel rispetto delle procedure anti Covid-19. Sarà effettuata in streaming, grazie alla partnership di MediCinema Italia Onlus con Infinity+ e Chili. Saranno a distanza anche gli incontri tra le pazienti e le psicologhe.

“Le patologie tumorali femminili”, commenta Giovanni Scambia, direttore Uoc Ginecologia oncologica e direttore scientifico della Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, “sono caratterizzate da una complessità che deve tenere conto non solo delle implicazioni fisiche, ma anche psicologiche”.

“A essere colpita è l’essenza stessa dell’identità femminile e questo genera importanti conseguenze psico-sociali. Oltre alla cura del corpo, è fondamentale dunque prendersi cura del benessere psichico di queste pazienti, anche con strumenti innovativi come il cinema, per aiutarle a recuperare una buona qualità di vita”, conclude Scambia.

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