GILEAD
Covid
Gilead

Frena ancora Covid-19 in Italia. L’incidenza settimanale a livello nazionale scende a 37 per 100.000 abitanti (24/09/2021 – 30/09/2021), contro 48 per 100.000 abitanti della settimana precedente (dati flusso Iss). Mentre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,83 (range 0,81 – 0,85), al di sotto della soglia epidemica e stabile rispetto alla settimana precedente, quando era a 0,82.

E’ quanto emerge dall’analisi dei dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia. L’incidenza di Covid-19 si trova dunque al di sotto della soglia settimanale di 50 casi ogni 100.000 abitanti, “che potrebbe consentire il controllo della trasmissione basato sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti”.

Diminuisce leggermente l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero (Rt=0,80 (0,77-0,84) al 21/9/2021 vs Rt=0,86 (0,82-0,90) al 14/9/2021).

Altre buone notizie arrivano dagli ospedali: il tasso di occupazione Covid in terapia intensiva è in lieve diminuzione al 4,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute). E anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale diminuisce al 5,5%.

A livello territoriale una sola Regione, il Lazio, risulta classificata a rischio moderato, secondo il Dm del 30 Aprile 2020. Le restanti risultano classificate a rischio basso. E ancora, solo una Regione/Pa riporta un’allerta di resilienza. Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza. Migliora anche la situazione in Sicilia: secondo i dati Agenas l’occupazione Covid in terapia intensiva è al 7%, mentre quella nell’aria non critica è al 13%.

In diminuzione anche il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione (7.070 vs 8.482 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in lieve aumento (34% vs 33% la scorsa settimana). Diminuisce leggermente, invece, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 46%). Resta stabile la percentuale di casi diagnosticata attraverso attività di screening (21% vs 21%).

Cosa dobbiamo aspettarci, allora? “Una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”, raccomandano gli esperti.

Ricordiamo che, a stamattina, il 78,74% della popolazione over 12 ha completato il ciclo vaccinale (42.524.705 persone), mentre l’83,71% ha fatto almeno una dose e 79.164 italiani hanno fatto la terza dose di vaccini anti-Covid, l’8,50% della popolazione per la quale c’è l’indicazione al ‘booster’.

“Siamo a un momento cruciale, la curva del contagio si può mantenere sotto controllo grazie alla campagna di vaccinazione, che ci ha consentito di limitare le restrizioni. Siamo a un passo dall’80% di persone che hanno completato la vaccinazione. Ogni persona che si vaccina rafforza lo scudo contro il Covid”, ha sottolineato ieri il ministro della Salute Roberto Speranza.

“È opportuno realizzare un capillare tracciamento e contenimento dei casi, mantenere elevata l’attenzione e applicare e rispettare misure e comportamenti per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”, concludono gli esperti.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.