Potere del desiderio per i bimbi malati, torna Make A Wish

Make A Wish
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Dopo la lunga attesa in pandemia, è il momento di tornare a mettere in moto il potere dei sogni: un bambino felice, infatti, reagisce meglio alle cure. Ne sono convinti Fabio e Sune Frontani, che nel 2004 a Genova hanno deciso di fondare Make-A-Wish Italia, l’organizzazione non profit che realizza i desideri dei bambini affetti da malattie gravi.

“Intanto dobbiamo dire che ci dedichiamo a tutti i bambini con gravi malattie, non solo ai piccoli terminali, che comunque per noi hanno una priorità assoluta. Quando abbiamo iniziato nel 2004 – ci racconta Sune – in effetti ci arrivavano segnalazioni di bambini che avevano una prognosi infausta, ma oggi tantissimi bimbi affetti da leucemia guariscono e tornano a fare una vita normale. La ricerca ha fatto tanti passi avanti in questi anni, e dunque oggi la nostra azione si rivolge a tutti i bambini colpiti da una grave malattia, che devono essere sottoposti a cure pesanti”.

“La nostra storia – interviene Fabio Frontani – è nata dopo un’esperienza dolorosa che abbiamo vissuto. Volevamo dare una senso a quello che è accaduto alla nostra famiglia”, la scomparsa della primogenita Carlotta, a 10 anni a causa di una grave malattia. “In queste situazioni il mondo della famiglia sprofonda. Crediamo profondamente nel potere di un desiderio che viene esaudito. È un’esperienza incredibilmente positiva, che rende i piccoli pazienti e le loro famiglie più forti. Così abbiamo fatto quello che avrebbe voluto nostra figlia, che pensava sempre agli altri e voleva fare qualcosa per loro”. Per questo ogni giorno, insieme a centinaia di volontari sparsi in tutta Italia, l’organizzazione si impegna a realizzare i sogni dei bambini malati.

Make-A-Wish Italia ha esaudito in questi anni quasi 2.400 desideri. Tanti però sono rimasti in attesa a causa delle restrizioni anti-Covid-19. “Nel 2020 quando è iniziato il lockdown avevamo una ventina di bambini con il biglietto aereo in mano e la valigia pronta: abbiamo dovuto annullare tutto – racconta Sune – Abbiamo chiesto ai bambini se volevano cambiare il desiderio, con uno ‘materiale’ più fattibile in pandemia. L’80% ha detto di no: volevano continuare a sognare l’avverarsi del proprio desiderio”.

Proprio per continuare la propria missione, Make-A-Wish Italia lancia la campagna solidale “Più felici, più forti”. Per donare c’è tempo fino al 14 novembre. Basta un sms o una chiamata da rete fissa al numero 45584.

Sono tante le storie di desideri avverati in questi anni. C’è Giacomo, 6 anni e un medulloblastoma, che è andato nello “spazio”. E poi Saverio, 15 anni e un linfoma di Hodgkin, che è arrivato fino a Barcellona per incontrare il suo idolo, Lionel Messi. Invece Vittorio, 10 anni e un’istiocitosi, il suo viaggio lo ha compiuto nel tempo diventando per un giorno “sceriffo del Farwest”.

Sono solo alcuni dei quasi 2.400 piccoli pazienti che negli ultimi 17 anni hanno visto esaudito un sogno grazie a Make-A-Wish Italia. Nell’ultimo anno la lista dei piccoli con un sogno nel cassetto si è allungata, e al momento sono circa 250 i desideri in attesa. “Pochi giorni fa un bimbo è partito per Legoland, ed è stato straordinario per noi riuscire a mandare un bambino all’estero”, continua Sune.

Prima dello stop causato dalla pandemia, Make-A-Wish Italia realizzava in media 250 desideri all’anno. Sogni apparentemente semplici, come il dono di un cucciolo o una macchina fotografica. Incontri speciali con personaggi famosi, da Ariana Grande a George Clooney, da Federica Pellegrini a Francesco Totti fino all’astronauta Paolo Nespoli. La possibilità di vestire per un giorno i panni di qualcun altro: un super eroe, una ballerina, una principessa. E, soprattutto, viaggi: New York, Londra, Disneyland, una vacanza al mare.

I benefici dal punto di vista clinico sono documentati da numerosi studi, sottolinea l’organizzazione. Il più recente, condotto dall’università di Aston per Make-A-Wish UK, conferma gli effetti positivi sul benessere psico-fisico dei malati e delle loro famiglie. “La moderna ricerca medico-scientifica dimostra che le emozioni positive si trasformano direttamente in benefici per la salute del paziente. Una semplice risata, per esempio, riduce la pressione del sangue e lo stress, migliora il sistema immunitario e allevia il dolore”, spiega Keith Goh, neurochirurgo pediatrico tra i più affermati al mondo e presidente del comitato scientifico di Make-A-Wish International.

Curare un bambino non significa solo guarire la sua malattia, ma vuol dire prendersene cura a 360 gradi e questo include anche realizzare i suoi desideri. Le emozioni positive generate dall’esaudire il suo sogno li aiuta a guardare oltre la malattia, a ritrovare la speranza – conclude Sune – Per realizzare i desideri dei nostri bambini coinvolgiamo tutta la famiglia. È un’esperienza incredibilmente positiva, straordinaria, che rende i piccoli pazienti e le loro famiglie davvero più forti”.

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