Anno nuovo ricco di cambiamenti e nuove scadenze per mettersi in regola con la vaccinazione anti-Covid. Come stabilito dall’ultimo decreto legge del governo in materia di emergenza pandemica, la stretta principale riguarda gli over 50, la fascia d’età che conta ancora circa 4,5 milioni di non vaccinati. Soprattutto tra chi ha età compresa tra i 50 e i 59 anni (1 milione) e tra i 60 e i 69 (oltre 600mila).
In sintesi, chi non si vaccinerà non potrà accedere quasi a nessun luogo sociale, da bar a ristoranti, fino a cinema, palestre e piscine. Ma non è tutto. Scattano anche nuove misure di prevenzione del contagio per tutta la popolazione. Vediamo insieme in dettaglio, cosa cambia e con quali tempistiche.
Da oggi 10 gennaio il green pass rafforzato, cioè la Certificazione verde che si ottiene solo per vaccinazione o guarigione e non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare, è necessario per:
• utilizzare mezzi di trasporto pubblico nazionale, regionale e locale
• accedere a strutture ricettive
• partecipare a festeggiamenti collegati a cerimonie religiose o civili
• partecipare a sagre ed eventi fieristici
• accedere a centri congressi
• accedere a bar e ristoranti, anche all’aperto
• utilizzare impianti di risalita (sia per finalità commerciali che turistiche, come gli impianti di risalita)
• andare in piscina, palestra e centri sportivi, anche all’aperto
• andare in centri culturali, sociali e ricreativi in generale (anche sale bingo e casinò), anche all’aperto.
Unica eccezione, la libertà di accesso anche senza green pass ai negozi di alimentari e alle farmacie e altri negozi.
Dal 20 gennaio il green pass base, cioè la Certificazione verde che si ottiene per vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo, diverrà obbligatorio per:
• andare dal parrucchiere dall’estetista.
L’1 febbraio è la data a partire dalla quale scatterà la sanzione di 100 euro per gli over 50 che non si saranno ancora vaccinati.
A ciò si aggiunge l’obbligo di il green pass base per:
• andare in banca, posta e uffici pubblici
• entrare in centri commerciali e negozi, salvo quelli di prima necessità (alimentari e farmacie)
Entrerà in vigore anche l’obbligo di vaccinazione per tutto il personale universitario.
Una nota importante sarà anche la riduzione della validità del green pass ottenuto con la vaccinazione, da 9 a 6 mesi dall’ultima somministrazione.
Una delle date più significative è il 15 febbraio.
È da questa data che chi ha più di 50 anni dovrà essere obbligatoriamente vaccinato. La distanza di circa un mese tra la definizione di quest’obbligo e la sua entrata in vigore è dovuta al tempo che il governo ha stabilito per consentire a chi ha più di 50 anni di prenotare ed effettuare la vaccinazione entro il 31 gennaio. Il green pass rafforzato infatti diventa attivo 15 giorni dopo la somministrazione del vaccino.
Cosa rischia chi non sarà in regola?
Oltre alla multa di 100 euro, fino al 15 giugno gli over 50 non vaccinati contro Covid-19 non potranno lavorare, anche i liberi professionisti. Con conseguente perdita della retribuzione, ma non del posto di lavoro che sarà comunque mantenuto.
Particolare attenzione dovranno avere coloro che devono accedere per lavoro o visita alle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice. Come riporta il sito web del governo dedicato al green pass, “dal 30 dicembre 2021 al 31 marzo 2022 i visitatori potranno accedere alle soltanto muniti di green pass booster, rilasciato dopo la somministrazione della dose di richiamo (3° dose). Chi non ha ancora fatto la dose di richiamo potrà utilizzare il green pass da ciclo vaccinale primario completato (2° dose) o da guarigione, ma dovrà presentare contestualmente un documento, cartaceo o digitale, di un test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti, che attesti l’esito negativo al Sars-CoV-2”.
