Covid, i lavaggi nasali sono davvero utili?

lavaggi nasali
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Mentre la ricerca farmaceutica mette a disposizione nuovi vaccini mirati contro i ceppi circolanti di Covid-19, una pratica ‘antica’ sembra rivelare un sorprendente effetto benefico contro l’infezione dal Sars-Cov-2.

So tratta del lavaggio nasale: eseguito due volte al giorno con una soluzione salina delicata subito dopo essere risultati positivi al tampone anti-Covid, può ridurre significativamente i rischi di ricovero (e morte). A sostenerlo è un team del Medical College of Georgia presso l’Augusta University (Usa), in uno studio pubblicato su ‘Ear, nose & throat Journal’.

I ricercatori affermano che la tecnica, che può essere eseguita a casa mescolando mezzo cucchiaino di sale e bicarbonato di sodio in una tazza di acqua bollita o distillata e poi utilizzando il preparato per i lavaggi nasali, sia un sistema sicuro, efficace ed economico per ridurre il rischio di malattia grave da coronavirus.

“Dando idratazione extra ai seni nasali, li fai funzionare meglio”, afferma Amy Baxter, medico di medicina d’urgenza presso il Medical College of Georgia dell’Università di Augusta e fra gli autori dello studio. In caso di contaminazione, in questo modo si aiuta l’organismo a liberarsi di “sporco, virus e qualsiasi altra cosa”, aggiunge Baxter.

Ma cosa hanno scoperto i ricercatori? “Abbiamo riscontrato una riduzione di 8,5 volte dei ricoveri e nessun decesso rispetto ai controlli”, afferma l’autore senior Richard Schwartz, presidente del Dipartimento di medicina d’urgenza del MCG.

In dettaglio il team ha scoperto che meno dell’1,3% dei 79 soggetti coinvolti, di età pari o superiore a 55 anni, arruolati entro 24 ore dal test positivo per Covid-19 (tra il 24 settembre e il 21 dicembre 2020), ha subito un ricovero in ospedale. Nessuno inoltre è morto. Tra i partecipanti, seguiti per 28 giorni, uno è stato ricoverato in ospedale e un altro è andato al pronto soccorso ma non è stato ricoverato.

Dal confronto fatto con un gruppo di soggetti con dati demografici simili riportati dai Centers for Disease Control and Prevention durante lo stesso periodo, il 9,47% dei positivi a Covid è stato ricoverato e l’1,5% è morto.

“Se verrà confermata da altri studi, la potenziale riduzione della morbilità e della mortalità in tutto il mondo potrebbe essere importante”, scrivono gli autori.

Ma come è venuta l’idea dei lavaggi nasali? Schwartz afferma che Baxter gliel’abbia ha suggerita all’inizio della pandemia. A conquistarlo il fatto che questa strategia fosse poco costosa, facile e potenzialmente impattante.

Nello studio i partecipanti si sono autosomministrati il lavaggio nasale utilizzando un antisettico o bicarbonato di sodio mescolati con acqua. I ricercatori hanno scoperto che gli additivi non hanno davvero mostrato alcun valore aggiunto: la soluzione salina da sola sembra essere sufficiente. “È davvero solo il risciacquo a fare la differenza”, spiegano gli autori.

In ogni caso gli stessi medici americani sono consapevoli dello scetticismo della comunità scientifica, ma sottolineano come il loro non sial’unico studio ad evidenziare i benefici di questo approccio semplice ed economico. Si tratta, inoltre, di uno studio sottoposto a peer review. A questo punto una verifica su numeri maggiori potrebbe essere utile, considerato che la pandemia da Covid-19 non è (ancora) finita e che il lavaggio nasale è un sistema piuttosto semplice, ben noto a quanti soffrono di allergie e sinusiti.

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