Covid, in calo incidenza ed Rt ma ricoveri sopra soglia in 9 Regioni

coronavirus e influenza
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Mentre la Cina rivede la politica Zero Covid e la Francia si trova in piena nona ondata, i dati principali del monitoraggio della Cabina di Regia segnalano a dicembre un calo dell’incidenza e dell’indice di contagiosità Rt in Italia.

Mentre aumentano gli italiani a letto con l’influenza, a livello nazionale abbiamo nella settimana dal 2 all’8 dicembre 375 casi Covid ogni 100.000 abitanti, contro 386 su 100.000 dei sette giorni precedenti. Anche se il dato dei contagi è, secondo diversi analisti, ormai fortemente sottostimato, si tratta di un segnale importante. Che coincide però con una crescita dei ricoveri ordinari. Ma vediamo i dettagli.

Nel periodo 15 novembre–28 novembre l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,10 (range 1,01-1,19), in calo rispetto alla settimana precedente – quando era 1.14 – e superiore alla soglia epidemica. L’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è sostanzialmente stabile e intorno alla soglia epidemica: Rt=0,99 (0,97-1,02) al 28 novembre contro Rt=1,01 (0,98-1,04) al 22 novembre.

In particolare nella settimana 2-8 dicembre sono stati 221.154 i nuovi casi positivi, con un -2,8% rispetto alla settimana precedente (227.440). In aumento i decessi:
686, +8% rispetto alla settimana precedente (635), e un tasso di positività a 17,6% (era 17,2% una settimana fa).

Quanto agli ospedali, il tasso di occupazione Covid in terapia intensiva sale al 3,4% (rilevazione 8 dicembre) contro il 3,2% (1 dicembre), mentre nelle aree mediche a livello nazionale si sale al 14,5% (8 dicembre) dal 13,3% (1 dicembre).

Se i numeri nelle terapie intensive sono ancora contenuti – con i valori maggiori in Liguria (7,1%), Friuli Venezia Giulia (6,7%) e Abruzzo (6,1%) – a livello di reparti ordinari le cose sono un po’ differenti. Salgono infatti a nove (da sette che erano una settimana fa), le Regioni dove il tasso di occupazione dei reparti ordinari da parte di pazienti Covid-19 supera la soglia di allerta del 15%.

Si tratta di Umbria (33,2%), Liguria (31,6%), Valle d’Aosta (28,4%), Friuli Venezia Giulia (22,9%), Emilia Romagna (19,4%%), Marche (18,6%), Abruzzo (18,5%%), Veneto (16,5%), Calabria (15,6%, valore al 7 dicembre).

Che cosa vuol dire? Il virus di Covid-19 ormai nel nostro Paese incontra una popolazione in larga parte vaccinata più volte e guarita, ma l’infezione può avere ancora un effetto pesante in alcuni soggetti, più fragili per età o condizioni di salute complessive. Ecco perché medici e ministero della Salute ricordano l’importanza della vaccinazione.

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