Disturbi del comportamento alimentare, le iniziative di Fondazione Cotarella

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Mangiare di tutto e di più in poco tempo, fino a star male. O non mangiare affatto. Solo in Italia, sono circa 3 milioni e mezzo le persone colpite da disturbi del comportamento alimentare: di cui il 70% adolescenti.

Anoressia e bulimia nervosa sono i disturbi più noti, ma non sono gli unici. Recentemente si parla sempre più spesso anche di ortoressia. Eppure, secondo la Fondazione Cotarella, c’è ancora poca attenzione verso le tematiche legate ai Dca. E verso tutte quelle difficoltà che riguardano tanto i pazienti quanto le loro famiglie.

Il 15 marzo è la ‘Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla’: l’obiettivo è sensibilizzare e richiamare l’attenzione sui Dca, sulle strategie e le azioni da mettere in campo per prevenire un fenomeno che nel nostro Paese colpisce un ragazzo su tre: un dato al di sopra della media internazionale, che si attesta a uno su cinque.

Una giornata di riflessione, dunque, ma anche di confronto e di presa di coscienza che si rende ancora più necessaria nel post pandemia, con le richieste di aiuto che sono aumentate del 30%.

L’anoressia nervosa è la seconda causa di morte tra i giovani dopo gli incidenti stradali. Di fronte a dati così impressionanti non possiamo far finta di niente. Al contrario, ciascuno di noi è chiamato a fare la sua parte”, spiegano Dominga, Enrica e Marta Cotarella, insieme al direttore della Fondazione Cotarella, Ruggero Parrotto.

“Non dimentichiamo che i Dca colpiscono in maggior parte i nostri ragazzi, che rappresentano il futuro della nostra società. Oggi, la responsabilità di noi adulti, che si tratti dei genitori, degli insegnanti, della politica e delle istituzioni, degli operatori sanitari o di quelli economici a tutti i livelli, è quella di dare a questi giovani la possibilità di crescere sani, di avere le medesime opportunità di sviluppo della propria personalità dei loro coetanei, di vivere bene con se stessi”, dicono i membri della Fondazione.

Marzo e Dca, il programma della Fondazione Cotarella

In vista della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, Fondazione Cotarella ha organizzato insieme all’Università degli Studi Tor Vergata e Fondazione PTV Policlinico una serie di eventi.

Innanzitutto, il 15 marzo si terrà un incontro per discutere di disturbi del comportamento alimentare con particolare riferimento alle criticità post Covid. Il dibattito sarà anche l’occasione per presentare il progetto del call center dedicato all’ascolto e all’orientamento dei giovani con Dca.

Lo stesso giorno, in collaborazione con ‘Animenta‘ – un’associazione no-profit creata dai più giovani per raccontare, informare e sensibilizzare sui disturbi del comportamento alimentare -è prevista una cena di solidarietà al Ristorante ‘Nativa’ a Roma, che vedrà protagonista la giovane chef Irene Volpe.

Già lo scorso 2 marzo la Fondazione Cotarella ha organizzato una serata di beneficienza finalizzata alla raccolta fondi per la realizzazione di progetti dedicati ai ragazzi che escono da un percorso di recupero per disturbi del comportamento alimentare presso il centro residenziale di Pesano, nelle colline umbre al confine con il Lazio.

E in quella occasione, nell’hub di ‘Identità Golose’ a Milano, è stata realizzata un’asta di vini Special Edition messi a disposizione da primarie aziende vinicole italiane, a cui ha fatto seguito una charity dinner stellata a cui hanno aderito gli chef Andrea Aprea, Davide Oldani, Enrico e Roberto Cerea e Guido Paternollo.

Un momento della charity dinner ‘Golosi d’identità’ del 2 marzo, organizzata da Fondazione Cotarella

“Con i fondi raccolti in occasione della serata sarà erogata una borsa di studio per una psicologa esperta nei disturbi del comportamento alimentare, verrà realizzato un apposito call center per assicurare attività di ascolto e di orientamento per chi soffre di Dca. Saranno organizzati laboratori e stage dedicati ai ragazzi e alle famiglie presso la cucina didattica di Pesano insieme a chef, maître, sommelier, giornalisti ed esperti enogastronomici, al fine di migliorare il rapporto con il cibo, facendone un amico e una fonte di piacere per sè e per chi si ama”, hanno sottolineato le sorelle Cotarella.

L’ora del Tellus

Intanto, da questo lunedì ha preso il via ufficialmente ‘L’Ora del Tellus’: il calendario di aperitivi solidali, pensati per incontrarsi, fare rete, conoscersi, scambiare pensieri e opinioni in un clima informale, sul tema dei Dca.

‘Tellus’ è il nome del vino, un Syrah 2020 brandizzato con il Fiocchetto Lilla, che Famiglia Cotarella ha voluto dedicare al sostegno delle attività contro i disturbi del comportamento alimentare della Fondazione Cotarella e delle associazioni ‘Animenta’ e ‘Mi Nutro di Vita’ che si occupano di informazione, prevenzione e sensibilizzazione su questi temi.

Il 18 marzo Fondazione Cotarella parteciperà a ‘Binario 15’: l’incontro di informazione, condivisione e confronto organizzato da Animenta per ricordare a chi affronta un disturbo alimentare e a chi gli è vicino che non si è soli e che si può sempre ricominciare.

Infine, a chiudere il calendario di eventi organizzati da Fondazione Cotarella sarà, il 25 marzo a Montefiascone, in provincia di Viterbo, il convegno ‘I disturbi dell’alimentazione nell’attuale scenario post-pandemico: caratteristiche cliniche, livelli di trattamento e ruolo di famiglia, scuola e società’.

Women for Women

A testimoniare l’impegno della Famiglia Cotarella a favore delle donne, Dominga Cotarella, Ceo dell’azienda, già premiata nei giorni scorsi con il riconoscimento Future Female per l’impegno a favore delle donne con disabilità, entrerà a far parte del comitato di Women for Women: il fondo che si occupa di contribuire al miglioramento delle condizioni delle donne. Aiutandole ad entrare, o reinserirsi, nella società e nel mondo del lavoro dopo episodi di violenza fisica, psicologica o economica.

Il fondo Women for Women ha scelto, per il suo primo anno, di finanziare interamente il progetto Spazio Donna WeWorld nella città di Brescia, avviato nel 2021, un luogo di accoglienza e aggregazione, in cui le donne vittime di violenza, isolamento o marginalità sociale possono trovare un supporto specializzato. I diretti beneficiari saranno circa 150 donne in condizioni di fragilità o vittime di violenza insieme ai loro figli e figlie – 50 bambini/e – che spesso hanno subito abusi o hanno assistito a episodi di violenza. Tutte le attività finanziate, individuali e di gruppo, saranno dirette a migliorare il benessere psicofisico delle donne, accrescere le competenze socio- relazionali e favorire l’inserimento lavorativo.

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