Incidente con la motosega, avambraccio reimpiantato a Bari

Policlinico di Bari
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Sono incredibili le immagini che ci arrivano da Bari, dove nell’arco di una maratona chirurgica di oltre 6 ore un team di specialisti del Policlinico pugliese ha reimpiantato con successo un avambraccio su un paziente, amputato dopo un incidente con la motosega. L’operazione è andata bene e l’uomo – che dovrà affrontare una lunga riabilitazione – è già tornato a muovere la mano. 

L’avambraccio nel ghiaccio

Protagonista della vicenda un paziente di 74 anni, arrivato al Policlinico di Bari con il braccio completamente amputato. Oggi, dopo 45 giorni dall’operazione, i medici hanno sciolto la prognosi. Il paziente infatti “ha ripreso a muovere le dita della mano dell’arto reimpiantato”, fanno sapere dal Policlinico.

Rx dell’arto reciso/Policlinico di Bari

L’uomo, della provincia di Brindisi, era arrivato in ospedale il 26 marzo. È stata necessaria un’operazione chirurgica d’urgenza di oltre sei ore e l’intervento di due equipe, quella della chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, diretta dal Giuseppe Giudice, e quella di ortopedia e traumatologia, diretta da Biagio Moretti.

Il team ha lavorato contemporaneamente al pezzo amputato a livello del III prossimale e a livello del moncone da preparare al reimpianto, coadiuvato da anestesisti e personale infermieristico altamente specializzato.

Le tappe dell’intervento

Prima è stata effettuata la valutazione del paziente, che era stato stabilizzato e intubato all’ospedale Perrino di Brindisi, dove era arrivato in fin di vita per l’importante emorragia successiva al trauma. Poi c’è stata la rimozione di numerosi corpi estranei, erba, pietre, terra, che avrebbero potuto provocare un’infezione.

Una volta preparate tutte le strutture anatomiche lesionate da parte dei chirurghi plastici, gli specialisti ortopedici guidati da Massimiliano Carrozzo con Floriana Palmiotto hanno effettuato la sintesi ossea del radio e dell’ulna.

A questo punto l’equipe di chirurgia plastica, guidata da Michele Maruccia con Caterina Angelini e Alessio De Cosmo, ha compiuto la riconnessione di tutte le strutture anatomiche tendinee e muscolari flessorie ed estensorie dell’avambraccio, ricostruendo anche arterie vene e strutture nervose. In questo modo il team ha potuto reimpiantare l’avambraccio amputato.

“L’equipe di microchirurgia, reperibile H24 sette giorni su sette, è un’eccellenza per il nostro Policlinico – rivendica Giudice – La collaborazione con l’equipe del professor Moretti rappresenta la massima espressione del concetto di ‘ortoplastica’, che prevede la collaborazione delle due specialità al fine di ottenere il massimo dei risultati funzionali nei pazienti con gravi traumi degli arti, come in questo caso.

Le dimissioni

Dopo l’intervento il paziente è stato ricoverato per circa una settimana, sottoposto a controlli continui della vitalità dell’arto. Poi è stato dimesso in buone condizioni cliniche e già in grado di muovere parzialmente le dita della mano dell’avambraccio reimpiantato.

L’uomo ha già iniziato un percorso di riabilitazione assistita: la completa rigenerazione neuromuscolare “avverrà non prima di 18 mesi“, fanno sapere dal Policlinico di Bari.

 

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