“Stiamo già crescendo ma puntiamo a crescere ancora in Italia”. Parola di Barbara Marini, General Manager Advanz Pharma Italia. L’azienda farmaceutica globale, con sede principale a Londra e più di 640 dipendenti, è presente in 80 mercati con 180 molecole tra cui farmaci innovativi, generici e biosimilari. Oggi nel nostro Paese opera con una trentina di dipendenti, negli ultimi mesi c’è stato l’ingresso di 4 colleghi, ma l’azienda punta ad arrivare “rapidamente a 40 dipendenti in 6-12 mesi”, anche grazie alla scelta di Milano per la sede della sua filiale italiana.
Un scelta non casuale. “A Milano – testimonia la manager, parlando con Fortune Italia – c’è un grande dinamismo in termini di talenti, e oltretutto questa città è al centro dell’Europa. Tecnicamente non siamo una startup, perchè l’azienda ha una lunga storia, ma restiamo attenti all’innovazione e agli ecosistemi sensibili all’innovazione stessa. A Milano abbiamo scelto un luogo iconico: Via de Castillia 23, di fronte al Bosco Verticale, dove presente, passato e futuro della città si incontrano (da Porta Nuova al Bosco Verticale, fino a grattacieli che stanno cambiando la città, ndr)”.
La nuova sede
Veniamo da anni difficili: la lezione di Covid-19 ha trasformato il lavoro, e per Marini ormai indietro non si torna. Nella sua sede milanese, Advanz Pharma Italia favorirà “una modalità di lavoro ibrida, grazie a spazi di co-woking in cui i diversi team potranno collaborare con i colleghi. L’obiettivo è essere agili e flessibili, e in tutti i nostri Paesi abbiamo adottato questa filosofia: dobbiamo essere capaci di adattarci in tempi rapidi anche alle situazioni più mutevoli. La sede è minimal, ma consente di incontrarsi e confrontarsi per arrivare al risultato”, aggiunge la manager. Se dopo la pandemia molte aziende hanno eliminato la flessibilità, Marini è convinta che “mantenerla paghi: mi inorgoglisce vedere che le persone, senza imposizioni, abbiano piacere di venire in ufficio”.
Sviluppo dell’offerta farmaceutica
Il portfolio e la pipeline di Advanz Pharma comprendono sia farmaci innovativi che generici e biosimilari. “I farmaci attualmente in commercio e la nostra pipeline coprono un’ampia gamma di aree terapeutiche, tra cui epatologia, gastroenterologia, antinfettivi, terapia intensiva, endocrinologia, sistema nervoso centrale e, più in generale, malattie rare. A livello globale – continua la manager – l’azienda sta facendo una serie di accordi di licenza, e gli ultimi in ordine di tempo hanno riguardato proprio 6 biosimilari. Penso che questo sia un tema interessante, perché a fronte di un problema di sostenibilità del sistema sanitario, la presenza di farmaci come biosimilari costiuisce un’opportunità importante”. E questo nell’ottica di assicurare cure efficaci consentendo al Ssn di risparmiare risorse.
L’azienda ha definito per l’Italia un importante piano di sviluppo e di investimenti per rendere disponibili farmaci innovativi che rispondano ai bisogni dei pazienti, anche grazie alla collaborazione con partner strategici quali la comunità medica, le società scientifiche, le associazioni pazienti e le autorità regolatorie per ampliare l’accesso alle cure, supportando la sostenibilità del Ssn (Servizio sanitario nazionale).
In cerca di talenti
Se l’azienda punta a crescere in Italia, che tipo di competenze sta cercando? “Non solo competenze tecniche ed esperienza, ma anche soft skills, quali agilità e flessibilità, per accompagnare la crescita dell’organizzazione”. “Siamo ancora una boutique company dove la chimica fra le persone è molto importante. Quindi il nostro processo di selezione porta i candidati finalisti, indipendentemente dalla seniority, a fare un colloquio con tutto il management team”, aggiunge Marini.
La manager di Advanz Pharma Italia confida poi l’intenzione di puntare sui “giovani talenti sotto i 30 anni”. Saranno importanti per un’azienda dinamica e molto attenta alla diversità. “Attualmente il 55% dei dipendenti è donna. Oltre che creare un ambiente che non abbia pregiudizi per non operare, consciamente o inconsciamente discriminazioni negative: sono convinta che il valore sia indipendente da categorie antropologiche“.
Competenze e soft skills
Farmacia, medicina, biologia e bioingegneria “sono ormai a prevalenza femminile, come di conseguenza anche il pool di candidati. Ma devo anche dire che cerchiamo sempre di selezionare la persona più adatta per il progetto“.
Non solo, Marini è convinta che “lo stile di leadership femminile in situazioni difficili come la pandemia abbia premiato. Gli studi condotti a livello internazionale hanno dimostrato che queste skill hanno favorito il benessere delle organizzazioni”. Dal 1 gennaio la General Manager è anche Chair del Advanz Women’s Network, un’iniziativa globale che, oltre a valorizzare lo sviluppo delle donne nel mondo del lavoro, “ha anche l’obiettivo di promuovere un ambiente lavorativo in cui le persone possano essere valorizzate per le proprie capacità”.
Perché pensare a un futuro nel pharma
Farmacista, laureata alla Sapienza di Roma, Marini è una manager ‘in camice bianco’: General Manager ”by accident”, scherza, resta fortemente convinta dell’importanza della ricerca e dell’innovazione. Perché allora oggi, le chiediamo, un giovane dovrebbe scegliere il pharma? “E’ un mondo basato sull’innovazione, dove il profitto è un effetto collaterale di un beneficio clinico per le persone. C’è dunque un senso etico profondo e un ruolo sociale importante. Oltretutto le aziende farmaceutiche sono state tra le prime a investire nell’Esg (Environmental, social and corporate governance) e in questo settore il merito viene riconosciuto, mentre il genere non diventa un elemento discriminatorio. Come Advanz Pharma – ricorda – il nostro obiettivo è prenderci cura delle persone promuovendo salute e benessere attraverso soluzioni terapeutiche efficaci e innovative, ma al contempo sostenibili”. E’ una sfida che richiede capacità di adattamento, rapidità, flessibilità e capacità di fare squadra. Ma anche una grande passione per l’innovazione.
