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Estate da incubo tra blatte e cibi scaduti, i carabinieri del Nas chiudono 20 stabilimenti e ne multano 257

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Velasco25 Articolo

L’estate in Italia è un periodo in cui molti italiani e turisti si godono le meritate vacanze presso le strutture balneari e i locali di ristorazione presenti su tutto il territorio nazionale. Tuttavia, un’indagine condotta dal NAS dei Carabinieri ha rivelato una realtà allarmante: su 838 strutture sottoposte a controllo, ben 257 sono state considerate irregolari, rappresentando il 31% del totale.

Le aree balneari, le gelaterie, i ristoranti e gli agriturismi sono i protagonisti della campagna di controllo intrapresa dagli uomini dell’Arma. Avviata nel mese di giugno, questa campagna di ispezioni ha l’obiettivo di garantire standard igienici e strutturali adeguati nelle strutture che forniscono servizi di ristorazione e intrattenimento durante la stagione estiva.

Le sanzioni penali e amministrative inflitte finora ammontano a oltre 290mila euro, con 415 violazioni contestate. Inoltre, venti provvedimenti di chiusura sono stati disposti per aree ricettive e di preparazione pasti all’interno degli stabilimenti balneari, a causa di criticità igieniche e strutturali gravi. Non è raro che alcune di queste strutture abbiano operato senza le necessarie autorizzazioni.

Le ispezioni vengono effettuate in base a criteri specifici, tra cui il tempo trascorso dall’ultima verifica. In aggiunta, vengono prese in considerazione segnalazioni da parte dei cittadini. Le violazioni più comuni riguardano carenze igieniche e strutturali, spesso collegate a locali improvvisati o usati solo stagionalmente.

Il NAS ha il potere di concedere un periodo di tempo, che può variare da 10 a 90 giorni, per risolvere le criticità individuate durante le ispezioni. Tuttavia, se le correzioni necessarie non vengono apportate, le strutture rischiano la chiusura.

Un aspetto preoccupante riguarda l’igiene alimentare. Durante la campagna di controlli, sono state sequestrate due tonnellate di cibi all’interno delle strutture, molti dei quali erano scaduti, privi di tracciabilità o conservati in condizioni inadeguate. In alcuni casi, sono stati rinvenuti ambienti in cui mancavano persino sistemi per prevenire l’ingresso di insetti.

In alcune località, come Napoli, il NAS ha scoperto 250 chilogrammi di prodotti alimentari deteriorati e ha rilevato l’assenza di precauzioni per evitare l’infestazione da insetti. In situazioni estreme, è stata persino disposta la sospensione immediata dell’attività di somministrazione.

Nel corso delle ispezioni, sono state deferite all’autorità giudiziaria 11 persone responsabili di violazioni. Tra le violazioni più gravi, spicca il caso di uno stabilimento balneare trasformato illegalmente in una “discoteca all’aperto” senza autorizzazioni di pubblica sicurezza.

Questa indagine del NAS è un monito serio a tutte le strutture che operano nel settore dell’ospitalità e della ristorazione. È imperativo rispettare standard igienici e strutturali per garantire la sicurezza e la salute dei clienti. L’attenzione alle norme igieniche e la trasparenza nella preparazione e nella somministrazione dei cibi rimangono fondamentali per evitare gravi conseguenze per la salute pubblica e per l’immagine delle strutture coinvolte.

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