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Neuroni del cammino rigenerati dopo la paralisi

neuroni
Adyen Articolo
Velasco25

C’è molto fervore sul fronte della ricerca che punta a ripristinare la capacità di camminare nelle vittime di incidenti o traumi che hanno causato una paralisi. Ad alimentare la speranza questa volta è uno studio internazionale che ha consentito di rigenerare i neuroni che ripristinano la capacità di deambulare nei topi paralizzati dopo una lesione del midollo spinale.

Si tratta di uno studio su modello animale, dunque la ricerca ha ancora molta strada da fare, ma certo la notizia è di quelle importanti. Anche perché a mettere a segno questo goal è un team impegnato da anni su questo fronte. Lo studio è descritto su ‘Science’ dai ricercatori dell’Ucla (University of California – Los Angeles), dell’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia (Epfl) e dell’Università di Harvard.

Il team ha scoperto un componente cruciale per il ripristino dell’attività funzionale dopo una lesione del midollo spinale. I neuroscienziati hanno infatti dimostrato che la ricrescita di neuroni specifici in alcune specifiche regioni bersaglio porta al recupero del cammino, mentre la ricrescita random non è efficace.

L’antefatto

Nel 2018, su Nature, lo stesso gruppo ha descritto un approccio terapeutico che stimola gli assoni – minuscole fibre che collegano i neuroni e consentono loro di comunicare – a ricrescere dopo una lesione del midollo spinale. La ricerca era condotta sempre sui topo, ma anche se questo approccio ha portato con successo alla rigenerazione degli assoni in gravi lesioni del midollo spinale, il recupero funzionale è rimasta una sfida.

Il nuovo studio

In questa nuova ricerca il team mirava a determinare se indirizzare la rigenerazione degli assoni da specifiche sottopopolazioni neuronali verso le loro regioni bersaglio potesse portare a un significativo ripristino funzionale dopo una lesione del midollo spinale negli animali. Per prima cosa gli scienziati hanno utilizzato l’analisi genetica avanzata per identificare i gruppi di cellule nervose che consentono il miglioramento della deambulazione dopo una lesione parziale del midollo spinale.

La scoperta

Così i ricercatori hanno visto che la semplice rigenerazione degli assoni di queste cellule nervose attraverso la lesione del midollo spinale senza una guida specifica non aveva alcun impatto sul recupero funzionale. Quando invece la strategia è stata perfezionata includendo l’uso di segnali chimici per attrarre e guidare la rigenerazione di questi assoni verso la loro regione bersaglio naturale nel midollo spinale lombare, sono stati osservati miglioramenti significativi nella capacità di camminare. E questo in topo con lesione completa del midollo spinale.

Le possibili applicazioni

“Il nostro studio – ha affermato Michael Sofroniew, professore di neurobiologia presso la David Geffen School of Medicine della Ucla e autore senior della ricerca – fornisce informazioni cruciali sulla complessità della rigenerazione degli assoni e sui requisiti per il recupero funzionale dopo lesioni del midollo spinale. Ed evidenzia la necessità non solo di rigenerare gli assoni, ma anche di guidarli a raggiungere le loro regioni bersaglio naturali per ottenere un ripristino neurologico significativo”.

Un approccio che, secondo i ricercatori, è cruciale per lo sviluppo di terapie volte a ripristinare le funzioni neurologiche negli animali più grandi e nell’uomo.

Certo, l’applicazione su animali più grandi presenta delle sfide, ma il team è convinto che i principi descritti in questo studio sbloccheranno lo sviluppo di una strategia “per ottenere una riparazione significativa del midollo spinale danneggiato e potrebbe accelerare la riparazione dopo altri tipi di lesioni o malattie del sistema nervoso centrale”.

 

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