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Alopecia areata, novità sul fronte delle terapie

alopecia areata
Adyen Articolo
Velasco25

Interessanti novità dalla ricerca in dermatologia sull’alopecia areata arrivano dal 98esimo Congresso della Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse (Sidemast) in corso a Giardini Naxos.

Veder cadere all’improvviso peli e capelli può lasciare sgomenti. Intanto cominciamo col dire che si tratta di una malattia autoimmune caratterizzata dall’attacco da parte del sistema immunitario dei follicoli piliferi: questo provoca, appunto, l’importante perdita di capelli, con un decorso difficile da prevedere (a volte può risolversi da sè) e un pesante impatto psicologico sui pazienti. L’alopecia areata colpisce il 2% circa della popolazione a qualunque età. E la caduta può limitarsi al cuoio capelluto, può essere parziale o totale, ma può anche interessare tutte le parti del corpo coperte da peli (alopecia universalis).

La terapia

Da poco tempo esistono delle terapie mirate: ebbene, l’assunzione di Baricitinib – approvato nel 2022 per i pazienti adulti con alopecia areata grave – si è dimostrata più efficace rispetto ai dati emersi dagli studi registrativi. Questa terapia biologica, inoltre, favorisce la ricrescita non solo dei capelli ma anche di ciglia, sopracciglia, peli ascellari e pubici.

In particolare, come afferma Giuseppe Micali, presidente del Congressi, “uno studio di real life condotto su 50 soggetti provenienti da 4 Unità di Dermatologia di Milano (Policlinico, San Raffaele, San Donato Milanese, Humanitas) ha dimostrato che Baricitinib è stato in grado di indurre un tasso di ricrescita superiore a quello degli studi registrativi, e che i tempi di risposta alla terapia variano da paziente a paziente”, si va da da 4-12 settimane a 36-52 settimane. Attenzione, si tratta di un medicinale disponibile presso i centri dermatologici prescrittori di farmaci biologici.

La novità per gli adolescenti

L’alopecia areata, come abbiamo visto, può colpire anche i giovanissimi. Ebbene, per gli adolescenti è stato approvato un nuovo principio attivo, Ritlecitinib, efficace a partire dai 12 anni. Ma di che si tratta? A parlare è sempre Micali: “A giugno 2023 l’Ema ha espresso parere positivo sull’autorizzazione all’immissione in commercio” di questo che è il “primo e unico principio attivo inibitore selettivo appartenente alla classe dei Janus chinasi 3 (JAK3) per il trattamento di adulti e adolescenti con alopecia areata severa a partire dai 12 anni. Oggi la terapia è disponibile in capsule da 50 mg da assumere per via orale una volta al giorno e ci si aspetta la sua rimborsabilità tra la fine del 2024 e il mese di marzo del 2025”.

Come agisce? “Già alla settimana 24 di trattamento una percentuale pari al 14% di pazienti adulti e adolescenti trattati ha raggiunto la copertura di capelli in almeno il 90% del cuoio capelluto rispetto al placebo (1,5%). Il tasso di risposta ha continuato a crescere fino alla settimana 48 fino ad arrivare al 31%. Questa nuova terapia è risultata ben tollerata e la maggior parte degli effetti collaterali – i più comuni sono stati rinofaringite, cefalea, infezione – era di gravità da lieve a moderata”.

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