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Caldo e salute: +20% chiamate al 118 rispetto al 2023

Mario Balzanelli
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Sono 14 le città italiane da bollino rosso: Ancona, Bologna, Bolzano, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Trieste e Viterbo. Domani poi i centri nella morsa della canicola saliranno a 17, con l’aggiunta di Bari, Brescia e Verona.

Temperature particolarmente insidiose per la salute, non solo nel caso dei soggetti fragili. Ma quali sono gli errori da evitare quando il caldo raggiunge il picco, e quanto sono aumentate le richieste di soccorso al 118? A rispondere a Fortune Italia è Mario Balzanelli, presidente nazionale della Sis 118 (Società italiana sistema 118).

Presidente, complice il grande caldo avete rilevato una variazione nel numero delle chiamate al 118?

Le ultime quattro settimane di caldo torrido hanno determinato un rilevante aumento di richieste di soccorso alle Centrali Operative 118, in misura addirittura superiore del 20% rispetto a quanto rilevato nello stesso periodo dell’anno scorso. Siamo ormai senza alcuna ombra di dubbio, nell’ottica della gestione e della operatività dei Sistemi di Emergenza Territoriale 118, nelle fasi cruciali del periodo più complesso e sfidante dell’anno.

Da chi arrivano le richieste di aiuto?

In prevalenza le chiamate al 118 arrivano a causa di malori in soggetti anziani con patologie croniche cardiorespiratorie, ma anche da pazienti con problemi cardiologici acuti o in seguito a incidenti stradali.

Ci sono situazioni che vi preoccupano in modo particolare?

Posso dire che in realtà ci preoccupano tutte quelle situazioni cliniche acute e iperacute che richiedono un soccorso tempo dipendente immediato e, nel cui contesto gestionale, non sempre riusciamo a garantire l’arrivo sulla scena del medico e dell’infermiere di emergenza territoriale.

Quali suggerimenti vi sentite di dare agli italiani?

Come Sis 118 raccomandiamo di fare tesoro delle esperienze maturate negli anni e delle indicazioni degli esperti, con l’obiettivo di prevenireil più possibile l’insorgenza di malori potenzialmente pericolosi se non, in qualche caso, addirittura mortali. Prevenire gli impatti del caldo sulla salute si può. Voglio anche ricordare che le impennate nelle richieste di soccorso potrebbero riproporre il fenomeno “barellopoli”, ossia il sequestro funzionale di una quota parte significativa del nostro parco ambulanze sulle rampe dei Pronto Soccorso ospedalieri. Un fenomeno che ha determinato l’anno passato la riduzione significativa del numero delle ambulanze operative del Sistema 118, impegnate nel soccorso dei cittadini.

Oltretutto le temperature estreme, complicate da un rilevante tasso di umidità, espongono anche noi operatori del 118 a un notevole stress psico-fisico. La nostra maggiore preoccupazione, davanti a queste difficoltà, è anche quella di non sentirci male durante il servizio.

Avete notato un aumento dell’aggressività legata al grande caldo?

In questa fase dell’anno rileviamo un aumento significativo del numero dei casi di alterazione acuta del comportamento. Situazioni, in realtà, non sempre inquadrabili nel contesto delle “emergenze psichiatriche”, ma che richiedono un più rilevante, delicato e a volte rischioso, impegno gestionale ai nostri equipaggi.

Il vademecum della Sis 118

Evitare di esporsi al sole per periodi di tempo prolungati, in presenza di temperature esterne all’ombra maggiori di 35° C, soprattutto nella fascia oraria compresa tra le 11.30 e le 17.00. Nel caso di soggetti fragili (bambini, anziani e soggetti fragili), nella fascia oraria compresa tra le 11.30 e le 17.00 è senz’altro preferibile evitare di uscire di casa.

Quando l’esposizione al sole è protratta, in presenza di temperature esterne all’ombra maggiori di 35° C, prevedere periodi di sosta all’ombra di almeno di 10-15 minuti, qualora possibile scegliendo di sostare in un luogo ventilato.

Bere liquidi frequentemente, almeno 3 litri al giorno (tranne nei pazienti con gravi problemi renali o cardiaci, che dovranno confrontarsi con il curante).

Coprire costantemente il capo con un cappellino bagnato, possibilmente di colore bianco, se esposti per prolungati periodi di tempo al sole o a temperature superiori a 35° C.

Evitare di nuotare o fare esercizio fisico in acqua subito dopo aver mangiato o di fare attività fisica nelle ore più calde.

Evitare gli alcolici quando le temperature superano i 35° C o, comunque, in caso di esposizione prolungata al sole.

Evitare nelle ore diurne alcol e pasti abbondanti, ma anche di mettersi alla guida subito dopo aver mangiato.

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