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Olimpiadi, ecco l’identikit degli atleti da medaglia d’oro

Olimpiadi
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Velasco25 Articolo

Ci siamo quasi. A Parigi è tutto pronto per l’inizio delle Olimpiadi 2024, che vedranno la partecipazione di 206 nazioni e circa 11mila atleti. Ma chi ha più chance di uscire dalla kermesse con una medaglia?

Non serve una sfera di cristallo: nell’era dei Big data, l’analisi delle caratteristiche fisiche di 120 anni di campioni ha aiutato gli statistici a individuare l‘identikit degli atleti da medaglia d’oro, esaminando 222.500 olimpionici.

L’età d’oro

Con buona pace degli atleti più maturi, a piazzarsi al primo posto nel caso delle gare maschili in genere sono campioni di 25 anni, alti 1,81 m con un peso di 77 chilogrammi. Nel caso delle competizioni femminili l’età è la stessa, ma l’altezza media è di 1,70 m e il peso di 61 chilogrammi.

Condotta da JeffBet (un portale di giochi online), la ricerca ha analizzato oltre 120 anni di eventi, concentrandosi sulle caratteristiche fisiche dei medagliati. Gli esperti hanno individuato età media, altezza e peso ‘vincenti’ per ciascuna disciplina, creando un profilo virtuale che incarna gli attributi fisici tipici di un potenziale campione in quella categoria.

Così scopriamo che i velocisti dei 100, 200 e 400 metri tendono a raggiungere il picco a 23 anni, mentre i campioni della maratona lo fanno più tardi, intorno ai 29 anni. I lanciatori di peso hanno una stazza media di 118 kg, mentre i lanciatori del disco sono alti 1,91 m.

Dall’identikit alla vita reale

Ma cosa ci dice la vita reale? A corrispondere al profilo fisico del vincitore delle Olimpiadi ideale per la loro disciplina è, ad esempio, la medaglia d’oro canadese del decathlon Damien Warner di Tokyo 2020 (1,84 m per 83 kg), una corporatura molto simile a quella identificata nella ricerca. Stesso discorso per il marciatore italiano Massimo Stano, che si è assicurato l’oro a 29 anni nella 20 km di marcia alle ultime Olimpiadi (1,76 m per 66 kg).

Come i colleghi maschi, le atlete vincenti tendono a raggiungere il picco intorno ai 25 anni. Quanto ad altezza e peso, ci sono variazioni tra le discipline. Ad esempio, le campionesse dei 100 metri in genere sono più giovani, circa 22 anni, mentre quelle della staffetta possono essere leggermente più vecchie, dai 23 ai 24 anni. Negli eventi che richiedono potenza esplosiva, come gli ostacoli, le concorrenti pesano in media tra 58 e 60 kg. Mentre le saltatrici tendono ad essere più alte (1,74 m).

Queste caratteristiche rispecchiano molto da vicino quelle delle medaglie d’oro di Tokyo 2020: Elaine Thompson-Herah (oro nei 100 metri per la Giamaica) pesava 56 kg ed era alta 1,68 m, ma anche l’americana Katie Moon (oro nel salto con l’asta, 1,73 m per 61 kg), e la tedesca Malaika Mihambo (che ha vinto l’oro nel salto in lungo, 58 kg e 1,71 m).

Un’arma segreta

“Il mondo ora guarda alle prossime Olimpiadi, con le nazioni che aspettano con impazienza di vedere quali atleti saranno vittoriosi. Molti sostengono che il talento, l’allenamento rigoroso e uno spirito inflessibile” siano gli ingredienti di “un vincitore olimpico. Dopo tutto, i Giochi hanno una ricca storia di sfavoriti che hanno sfidato le aspettative e hanno inciso i loro nomi nella gloria olimpica – commenta un portavoce di JeffBet – Tuttavia, l’analisi dei campioni del passato va oltre. Individuando gli attributi fisici prevalenti in ogni sport, le nazioni possono identificare gli atleti più promettenti, che si adattano a quell’identikit, assicurando loro un allenamento mirato. Anche se non si tratta di una sfera di cristallo, questi dati potrebbero rivelarsi un’arma segreta per alcune squadre olimpiche”.

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