Come tenere il braccio quando si misura la pressione? Sembra una domanda banale, ma in realtà la posizione fa la differenza: i risultati del test ne risentono, e questo può portare a una diagnosi errata di ipertensione.
A dircelo è uno studio condotto dai ricercatori della Johns Hopkins University School of Medicine, che fornisce preziose indicazioni per i medici, ma anche per i pazienti. Il lavoro, appena pubblicato su ‘JAMA Internal Medicine’, ha analizzato gli effetti sui risultati pressori di tre diverse posizioni del braccio: appoggiato su una scrivania, appoggiato in grembo (come nella foto principale) e ‘appeso’ senza sostegno al lato del paziente.
In questo modo i ricercatori hanno scoperto che, posando il braccio in grembo, la pressione sistolica risultava sovrastimata di quasi 4 mmHg, mentre con il braccio ‘appeso’ quella sistolica ‘sballava’ di quasi 7 mmHg. Dunque la posizione ideale non è quella riprodotta nella foto principale, ma quella che si vede sotto, con il gomito appoggiato alla scrivania.
La posizione conta
Insomma, la posizione del braccio fa una “grande differenza” quando si tratta di ottenere una misurazione accurata della pressione, sintetizza Tammy Brady, vicepresidente per la ricerca clinica presso il Dipartimento di Pediatria della Johns Hopkins University School of Medicine, direttore medico del programma di ipertensione pediatrica presso il Johns Hopkins Children’s Center e autrice principale dello studio. Ed è bene rispettare le indicazioni, che richiedono un supporto saldo su una scrivania o un’altra superficie quando si misura la pressione. Anche nel caso dei bambini.
Quando la pressione è troppo alta?
Come ricordano gli esperti dell’American Heart Association, generalmente è considerata normale in un adulto una pressione media di 120/80. Ricordiamo che, se non trattata, l’ipertensione aumenta il rischio di ictus, infarto e altre gravi condizioni cardiovascolari. Le ultime linee guida sottolineano diversi passaggi per una misurazione accurata di questo valore, tra cui la dimensione appropriata del bracciale, un supporto per la schiena, i piedi ben appoggiati sul pavimento con le gambe non incrociate e – ci risiamo – una posizione corretta del braccio, in cui la parte centrale della fascia del dispositivo sia posizionata a metà altezza del cuore con il braccio appoggiato su una scrivania o un tavolo.
Nonostante ciò, i ricercatori lamentano che troppo spesso, nella pratica, la pressione viene misurata con pazienti seduti su un lettino da visita o addirittura su un divano, senza alcun supporto per il braccio o con un sostegno inadeguato.
La ricerca
Per il loro studio i ricercatori hanno reclutato 133 adulti tra 18 e 80 anni, dividendoli in tre gruppi in base alle tre posizioni delle braccia da indagare. Le misurazioni sono state effettuate durante una singola visita tra le 9:00 e le 18:00. Prima, tutti i partecipanti hanno svuotato la vescica e hanno camminato per due minuti per imitare l’ingresso in uno studio medico per effettuare lo screening.
Dopodiché hanno trascorso un periodo di riposo di cinque minuti, seduti con la schiena e i piedi appoggiati. Quindi ognuno è stato sottoposto a tre serie di misurazioni con un dispositivo digitale a 30 secondi di distanza. Al termine di ogni serie da tre, il dispositivo è stato rimosso, i partecipanti hanno camminato per due minuti e si sono riposati per cinque minuti.
Nella stessa visita, sono stati sottoposti a una quarta serie di misurazioni con il braccio appoggiato su una scrivania. Tutti test sono state condotti e ai partecipanti è stato chiesto di non parlare con i ricercatori o di usare i loro telefonini durante lo screening.
Le indicazioni dei ricercatori
In questo modo si è visto che in alcune posizioni i risultati erano notevolmente più alti di quelle ottenute quando il braccio era appoggiato su una scrivania. Sfasamenti che, in caso di valori ‘al limite’ ma ancora nella norma, possono anche portare a una diagnosi errata di ipertensione.