Il sistema di gestione ‘a silos’ della spesa farmaceutica “rappresenta un significativo ostacolo all’innovazione, con conseguenze sull’attrattività e la crescita del settore Life Sciences”. È chiaro il monito di Valentino Confalone, Country President di Novartis Italia che, parlando con Fortune Italia, analizza le sfide che ostacolano la crescita e l’attrazione di investimenti nel pharma, alla luce delle misure presenti in Manovra.
“L’attuale Manovra, seppur con un aumento del Fondo Sanitario Nazionale, apre a uno scenario rischioso – afferma il manager – perché di fatto le misure previste non consentono alcun incremento significativo del finanziamento a supporto dell’innovazione. Il mancato aumento del fondo di spesa farmaceutica diretta, con il mantenimento del tetto al 8,3%, comporta un’aspettativa di sforamento di oltre 4 miliardi, con un conseguente payback – ormai fuori controllo – vicino ai 2,2 miliardi”.
Per il numero uno di Novartis Italia, inoltre, “il tentativo seppur positivo di migliorare l’accesso al fondo per i farmaci innovativi, presenta non poche limitazioni e difficoltà implementative. Questo significa – ragiona Confalone – che mancheranno le risorse per sostenere la spesa in un’area chiave, da cui dipende l’accesso dei pazienti italiani agli straordinari progressi della scienza”.
E allora? “Abbiamo da tempo sollevato delle proposte per superare tetti e silos di spesa. Credo sia arrivato il momento di un confronto per l’Italia più competitiva e, nello stesso tempo, per permettere ai pazienti di beneficiare dell’innovazione“.
Quali i rischi legati a queste criticità? “Frenare l’innovazione – scandisce Valentino Confalone – significa limitare le opzioni terapeutiche per i pazienti e ridurre la competitività del Paese. A fronte di risorse insufficienti, diventa quindi necessario un superamento del meccanismo del payback e dei tetti di spesa per silos, per intervenire sulle distorsioni e limitazioni all’innovazione, a tutela della salute dei cittadini”.