Diavolo di un algoritmo. Sarà capitato anche a qualcuno di voi: basta aver spento 40 candeline per imbattersi sui social in video che pubblicizzano tutti i benefici del Pilates in menopausa, tra esercizi da parete, versioni casalinghe, sfide e tutorial sull’uso del Reformer.
Per la gioia degli emuli di Joseph Hubertus Pilates detto Joe, ideatore della disciplina – mosso in prima battuta dal desiderio di rinforzare la struttura fisica e aumentare le difese immunitarie – oggi trovare posto per allenarsi in uno studio Pilates può non essere semplicissimo.
Da disciplina di nicchia, il Pilates infatti negli ultimi anni è diventato di tendenza anche in Italia, non solo fra le donne, gli over 60 o gli sportivi che devono recuperare dopo un infortunio. A differenza di altre discipline, poi, non serve una particolare attrezzatura o spendere molto per l’abbigliamento giusto, ma perchè iniziare a fare Pilates in menopausa? Fortune Italia lo ha chiesto a Serena Lemme, istruttrice certificata di Pilates presso One Hundred Studio Roma e dottoressa in Scienze motorie. “Il Pilates va di moda perchè le persone si allenano e vedono che raggiungono dei risultati. E in menopausa i benefici sono davvero molteplici”, spiega.
Pilates e calo ormonale
Nonostante il successo, ci sono ancora falsi miti da chiarire su questa disciplina. Intanto non è riservata agli over. “Sarebbe meglio iniziare prima possibile – sorride Lemme – ma bisogna dire che in menopausa e perimenopausa il Pilates aiuta a gestire tutta una serie di conseguenze del calo ormonale fisiologico. Dalla perdita di massa ossea, con osteopenia e osteoporosi, alla fine dell’effetto protettivo degli estrogeni sull’apparato cardiovascolare, che per molte si traduce in di pressione alta, aumento del peso e grasso addominale”.
Un ‘corsetto’ forte salva-cuore
Il Pilates ha dei fondamenti, spiega Lemme: fra questi ci sono “la respirazione profonda e controllata e la fluidità dei movimenti. Tutto ciò fa sì che il sangue venga pompato nel modo migliore verso il cuore. Ecco perchè l’allenamento è utile alla circolazione, irrorando tutte le fibre muscolari: sappiamo che un esercizio fatto con movimenti lenti attiva più fibre muscolari rispetto ai movimenti veloci. Insomma, pur non essendo un’attività aerobica, il Pilates ha un importante effetto cardiovascolare”.
“Il primo obiettivo del Pilates è quello di allenare la muscolatura del tronco, dal trasverso dell’addome al retto, inclusi i muscoli intercostali e quelli che sorreggono la colonna, il pavimento pelvico e così via. Dobbiamo pensare a una sorta di corsetto, che diventa più forte e ci aiuta a sostenere e allenare gli altri muscoli”.
Il Pilates fa dimagrire?
Non solo: “L’allenamento prevede esercizi di forza e di equilibrio – spiega l’esperta – questo aumenta la massa magra, migliorando il metabolismo”. Ma allora il Pilates fa dimagrire? “Sicuramente favorisce una tonificazione muscolare, che aumenta la stimolazione meccanica sull’osso, contrastando l’osteopenia. Inoltre anche i legamenti ne beneficiano. Bisogna poi dire che, con la menopausa, la produzione di collagene ed elastina si riduce: tonificando il ‘corsetto’, avrò una migliore postura e gli arti non lavoreranno in sovraccarico”. Questo riduce il rischio di traumi e lesioni.
Occhio al pavimento pelvico
Il Pilates è una disciplina che “fa lavorare le articolazioni nel loro range di movimento, che deve essere controllato e fluido – ribadisce Lemme – In questo quadro un altro elemento importante è il pavimento pelvico. In menopausa si può incappare nella sindrome genito-urinaria, ma enfatizzando l’uso del pavimento pelvico si allenano i muscoli e questo porta a una migliore vascolarizzazione della zona, che diventa più tonica e meno soggetta a infezioni e prolassi”. Non solo: allenare questa parte dimenticata del nostro corpo, aiuta anche dal punto di vista sessuale.
Umore e neuroni
“C’è poi l’aspetto mentale e psicologico: in menopausa l’umore può essere altalenante, ma l’allenamento può aiutare perchè per fare Pilates ci si deve concentrare e questo aiuta anche i neuroni. Abbandonare i pensieri pesanti sarà invece utile all’umore, anche perchè i progressi che arrivano con un training costante aiutano a vedersi e a sentirsi meglio”, assicura Serena Lemme.
Pilates da parete
Ci sono poi varianti particolarmente di tendenza. “Online è pieno di proposte sul Pilates da parete: alcuni esercizi sono utili, altri meno. Ma è più una tonificazione generale che un vero Pilates. La parete è presente in tutte le case e aiuta a fare esercizio”, ma attenzione alle promesse: “Non è detto che tu stia facendo proprio Pilates”, avverte l’insegnante.
Quanto allenarsi
Ok, questa disciplina è utile in menopausa. Ma quanto bisogna allenarsi per vedere dei benefici? “Due volte a settimana, almeno 45 minuti a sessione è il minimo. Ma essendo un’attività che non stressa il fisico, il Pilates si può praticare tranquillamente tutti i giorni”, risponde Lemme.
Come scegliere l’insegnante giusto
“L’importante è affidarsi a insegnanti professionisti”, raccomanda. Ma come scegliere la persona o il centro giusti? “L’ideale è informarsi un po’ e vedere dove gli istrutturi che ci seguiranno hanno studiato. Ma in realtà esiste un suggerimento semplicissimo per i neofiti – conclude Lemme – fate una lezione di prova e, se l’insegnante parla moltissimo e spiega esattamente cosa fare e quali muscoli ingaggiare prima di ogni movimento, allora sarà un bravo insegnante. Se invece parla poco e si limita a dare indicazioni del tipo: ‘Alzate la gamba destra’, andatevene”.