Il tempo che passa non deve trascorrere invano. La scommessa degli storici della medicina e degli esperti di sanità è che le lezioni apprese – anche duramente in qualche caso – sul campo, possano essere tradotte in azioni concrete per rilanciare il Servizio sanitario nazionale (Ssn). “Un caposaldo fondamentale per la collettività”, secondo Loreto Gesualdo, presidente della Federazione Italiana delle Società Medico Scientifiche (Fism) e Ordinario di Nefrologia dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
In un affollato incontro a Roma presso il Centro studi americani, IV tappa degli Stati Generali della Fism che quest’anno celebra i suoi primi 40 anni, Gesualdo sottolinea come sia “giusto pensare ad un miglioramento delle strutture e dei servizi, ma è essenziale riconoscere il valore dei professionisti della salute, ai quali va tutto il mio plauso”.
Professionisti che oggi hanno affollato la sala: tra i presenti, solo per fare qualche nome, l’ex ministro della Salute Girolamo Sirchia (padre della legge anti-fumo), il presidente della Fnomceo Filippo Anelli, il presidente di Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta e il leader Anaao Assomed Pierino Di Silverio.

L’evento è stata un’occasione di confronto per fare il punto sui ‘lavori in corso’ ma anche quanto ancora si potrebbe fare in tema di formazione medica e del ruolo delle Società scientifiche nella promozione della salute, alla presenza di esponenti politici, esperti del settore sanitario italiano, rappresentanti delle associazioni dei pazienti e delle 200 Società federate, ma anche di aziende del settore farmaceutico.
Schillaci: la formazione è una leva strategica
In un contesto come quello della medicina, che nell’era dell’AI evolve rapidamente, “siamo chiamati a riflettere sulle trasformazioni necessarie per garantire un sistema sanitario all’altezza delle sfide contemporanee. In quest’ottica, la formazione dei professionisti sanitari non è più un semplice passaggio obbligato, ma una leva strategica per costruire una sanità innovativa”, scrive il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel messaggio inviato al presidente della Fism.
“Stiamo lavorando affinché i percorsi formativi siano allineati alle nuove esigenze, puntando a competenze che sappiano coniugare rigore scientifico e capacità di risposta ai bisogni emergenti della popolazione. Contestualmente, il rafforzamento della medicina territoriale è una delle priorità su cui stiamo investendo con decisione. Grazie alle risorse del Pnrr, promuoviamo una rete più integrata tra ospedale e servizi territoriali, con l’obiettivo di portare l’assistenza vicino ai cittadini e migliorare l’accesso ai servizi, in particolare per le fasce più vulnerabili”, conclude Schillaci.
Valorizzare le competenze
“Al centro degli Stati generali Fism viene affrontato il tema della prevenzione – dice all’Adnkronos Salute il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato – e come i professionisti sanitari possono aiutare a migliorare le performance del Ssn partendo dal presupposto che, insieme a nuovi finanziamenti, e questo Governo sta finanziando ulteriormente il Fondo sanitario nazionale, c’è bisogno di nuovi modelli organizzativi nei quali i professionisti sanitari ovviamente sono i soggetti primari, come dire gli interpreti autentici di un rinnovamento di un sistema sanitario vecchio di 46 anni che ha bisogno di una rivisitazione e i professionisti sanitari spingono in questa direzione”.
“Come terza missone la Fism si pone l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione”, ha sottolineato Annamaria Colao, ordinario di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo all’Università Federico II di Napoli e Cattedra Unesco per l’Educazione alla Salute e allo Sviluppo Sostenibile e consigliere Fism. Anche perchè “la prevenzione non solo migliora la qualità della vita, ma è l’unica via praticabile per la sostenibilità del sistema sanitario universalistico”.
Fism “intende valorizzare sempre di più le competenze dei professionisti, per questo si attiverà con sempre maggiore impegno per la diffusione delle conoscenze, per consolidare le competenze, per sostenere la ricerca”, ha dichiarato Furio Colivicchi, direttore Cardiologia Ospedale S. Filippo Neri di Roma, past-president Anmco e vice-presidente Fism.
Un riconoscimento ai giornalisti impegnati nella divulgazione scientifica
Per raccontare la scienza servono capacità di ascolto, ma anche saper scegliere le parole giuste. Ebbene, l’evento Fims è stato l’occasione per premiare un panel di giornalisti della salute che si è distinto, negli anni, per “il costante impegno in una divulgazione scientifica competente e per una informazione equilibrata, indipendente e di qualità”, come si legge nelle motivazioni. Ecco l’elenco dei premiati:
Raffaella Ammirati, Adnkronos Salute
Maria Emilia Bonaccorso, Ansa
Francesca Filippi, Adnkronos Salute
Maddalena Guiotto, Adnkronos Salute
Margherita Lopes, Fortune Italia
Adelisa Maio, Aifa
Ester Maragò, Quotidiano Sanità
Carla Massi, Il Messaggero
Mirella Taranto, Iss
Andrea Sermonti, Avvenire
