Grazie alla ricerca, alla tecnologia – e alla stampa in 3D – davvero si può dire che non è mai troppo tardi. Questa volta una protesi di caviglia ‘su misura’, realizzata con l’aiuto della stampa tridimensionale, ha consentito a un uomo di 80 anni – con una storia di tumore alle ossa – di tornare a camminare sulla sua gamba, ormai praticamente bionica.
Si tratta di un intervento eccezionale, realizzato utilizzando una protesi di astragalo e tibia distale prodotta da un’azienda specializzata tedesca proprio per questo paziente, che circa 10 anni fa era stato colpito da un un adamantinoma, un raro tumore alle ossa. Per l’uomo, in realtà, si tratta di fatto della terza protesi. In ogni caso quest’ultimo intervento è andato bene e, a distanza di qualche giorno, il paziente sta di nuovo in piedi sulla sua gamba bionica, assicurano gli specialisti del Policlinico Gemelli Irccs di Roma. Ma vediamo meglio questa storia.
La storia di Mario
Ex agricoltore della provincia di Viterbo, Mario 10 anni fa scoprì di avere un raro tumore osseo della tibia. Dopo la resezione del tumore, i medici optarono per l’impianto di una protesi di tibia prossimale (cioè nell’area vicino al ginocchio). Ma i suoi problemi purtroppo non erano finiti.
A circa un anno dall’intervento, una grave infezione della protesi ha richiesto una serie di interventi chirurgici e, alla fine, l’impianto di una nuova protesi totale di gamba e di caviglia in titanio rivestita in argento, per proteggerlo dalle infezioni. La seconda.
Non è finita qui: sei anni dopo un dolore alla caviglia evidenzia la rottura di una vite. Come sostituirla? L’unico modo – spiegano gli specialista – era una protesi su misura. Gli ortopedici del Gemelli inviano la Tac di Mario all’Implantcast, una ditta specializzata di Buxtehude, a Sud-Ovest di Amburgo. Basandosi sulla ricostruzione 3D della caviglia di Mario, i bioingegneri realizzano un ‘calco’ della protesi custom-made con una stampante ad hoc, sul quale viene poi realizzata la protesi in titanio per l’impianto definitivo.
“Si tratta di interventi di estrema precisione – puntualizza il professor Giulio Maccauro, Ordinario di Ortopedia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Grazie ad un’accurata pianificazione pre-operatoria e allo strumentario dedicato ed estremamente sofisticato necessario per il confezionamento di queste protesi speciali, ci è possibile effettuare interventi molto precisi, che riducono gli errori intraoperatori e guidano l’operatore nei processi decisionali e nell’atto chirurgico impensabili in passato”.
Protesi personalizzate, quando sono necessarie
“Il paziente – commenta Carlo Perisano, professore aggregato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dirigente medico presso la Uov di Ortopedia e Traumatologia – era stato sottoposto negli anni a diversi interventi chirurgici per il trattamento di un tumore osseo della tibia e delle successive complicanze che avevano compromesso anche le articolazioni del ginocchio e della caviglia. Nel 2019, è stato sottoposto a posizionamento di mega-protesi custom-made personalizzata di tibia totale ginocchio e caviglia, scongiurando così il rischio di una chirurgia demolitiva, ovvero dell’amputazione dell’arto, garantendo al paziente il ritorno alle normali attività quotidiane”.
Le protesi personalizzate “rappresentano un’innovazione significativa in ambito ortopedico. Si tratta tuttavia di impianti costosi, proprio perché realizzati ‘su misura’, che vengono per questo riservati a casi particolari e selezionati. Nel caso specifico – continua Perisano – la realizzazione di una componente astragalica su misura ci ha consentito di revisionare l’attuale protesi di caviglia e ha permesso al paziente un precoce ritorno ad un livello funzionale normale”.
La revisione con una protesi di caviglia custom made di una protesi totale di caviglia e tibia è un intervento finora mai descritto in letteratura, assicurano i sanitari del Policlinico romano.
