PGIM_970x250_HEADER

Non solo influenza: i virus da tenere d’occhio nel 2025

freddo influenza
Adyen Articolo
Velasco25

Mentre i casi di influenza aumentano con l’arrivo del freddo e molti italiani fanno i conti con un’ondata di malanni gastrointestinali, quali sono i virus da tenere d’occhio nel 2025? “Direi che i patogeni da monitorare non sono una grande sorpresa: l’influenza finirà verso metà marzo, ma la stagione non appare particolarmente preoccupante. Covid-19 resiste e resisterà. Ma c’è da tenere presente l’effetto Giubileo, con l’arrivo di persone da altri Paesi. Penso a patologie gastrointestinali dovute più a virus che a batteri”. A spiegarlo a Fortune Italia è Massimo Ciccozzi, responsabile dell’unità di Statistica medica ed Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma.

Milioni di pellegrini

Con l’arrivo nel nostro Paese di milioni di pellegrini da tutto il mondo, “potranno verificarsi casi di tubercolosi o di quelle che chiamiamo ‘malattie dei viaggi’, o parassitosi come quelle tipiche dei Paesi tropicali e sub-tropicali”. Secondo l’epidemiologo, poi, non mancheranno i malanni respiratori, e “da maggio in poi potrebbero riemergere le malattie portate da vettori come le zanzare: è il caso di Dengue o di chikungunya. Sarebbe importante allora la disinfestazione degli aerei in arrivo da queste aree nei mesi caldi, proprio come abbiamo fatto in passato”.

L’influenza aviaria

In questi giorni poi si parla molto dell’influenza aviaria. “Ho sentito cose incredibili, come ad esempio che mancherebbe ormai una sola mutazione perchè il virus passi più agevolmente all’uomo. Il fatto è – puntualizza Ciccozzi – che le mutazioni sono casuali e a fare la differenza possono essere alterazioni su diversi segmenti del genoma. Per quanto mi riguarda, il rischio maggiore è legato agli allevamenti intensivi. Quindi l’aviaria è da monitorare ma senza allarmismi. Con il mio gruppo stiamo facendo una grossa analisi per capire meglio, anche grazie a un modello di intelligenza artificiale, come sono originate le mutazioni che hanno facilitato il passaggio dai volatili agli ovini. Ma anche per comprendere se mutazioni analoghe a quelle già avvenute possono semplificare il passaggio del virus nell’uomo. Attenzione però: non è possibile fare previsioni in termini di tempo. Le mutazioni non sono prevedibili da questo punto di vista”.

Influenza soft?

Insomma, Ciccozzi sottolinea come le previsioni in questo caso non siamo sempre attendibili: “Solo i dati dicono qualcosa: a circolare da noi non è stato l‘H3N2 come in Australia, ma l’H1N1, che aveva già colpito duramente la stagione passata. Per questo motivo l’influenza quest’anno, dati alla mano, appare meno aggressiva”. Insomma, occorre “attenzione, ma senza allarmismi”.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.