Mentre gli alberi sono in fiore i virus cambiano, ma l’influenza colpisce ancora in Italia, nonostante il clima primaverile. Tanto che il totale dei connazionali messi a letto dai patogeni simil-influenzali hanno superato quota 13 milioni dall’inizio della sorveglianza.
A calcolarlo è l’ultimo bollettino RespiVirNet dell’Istituto superiore di sanità, che indica anche come dal 24 febbraio al 2 marzo siano stati 645mila i nuovi casi nel nostro Paese.
La coda dell’influenza si preannuncia lunga
Negli ultimi 7 giorni in esame il report parla di 10,9 casi per mille assistiti (contro i 12,7 nella settimana precedente), con la curva dei malanni stagionali che scende lentamente, raggiungendo la soglia di bassa intensità.
L’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età, anche nei bambini sotto i 5 anni in cui però siamo ancora a 28,2 casi per mille assistiti (contro 32,5 nella settimana precedente).
Le regioni più colpite nella settimana in esame sono invece Abruzzo, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna.
Cambiano i virus in circolazione
Nel frattempo continua a diminuire la percentuale dei campioni risultati positivi alla vera e propria influenza (28,2%), rispetto alla settimana precedente (29,2%). Tra i 2.801 ricevuti ed esaminati dai laboratori della rete RespiVirNet, 790 sono risultati positivi per influenza, di cui 433 di tipo A (195 di sottotipo H3N2, 95 H1N1pdm09 e 143 non ancora sottotipizzati) e 357 di tipo B.
Influenza: l’impennata dei casi in Italia e il miscuglio di virus
Inoltre 275 (9,8%) sono risultati positivi per virus respiratorio sinciziale, 34 (1,2%) per Sars-CoV-2 e i rimanenti 468 per rhinovirus, metapneumovirus, coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, adenovirus, bocavirus e virus parainfluenzali.