Ci risiamo: nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo si passa all’ora legale, con le lancette che andranno spostate avanti di un’ora. Un passaggio che rischia di avere importanti ripercussioni su salute ed economia, come sostengono i fautori del passaggio all’ora legale tutto l’anno. A ribadirlo a Fortune Italia è Italo Farnetani, professore ordinario di Pediatria Libera Università degli Studi di Scienze Umane e Tecnologiche United Campus of Malta.
I costi dell’energia
In termini di consumo energetico “il risparmio è intuitivo: teniamo le luci accese un’ora in meno sia a livello dell’illuminazione pubblica che privata. E si parla di milioni di euro”.
Come stimato dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima, che assieme a Consumerismo No Profit ha avviato un anno fa una raccolta firme per chiedere al Governo l’ora legale permanente), l’adozione dell’ora legale tutto l’anno produrrebbe nel nostro Paese minori consumi per circa 720 milioni di Kwh, equivalenti a un risparmio in bolletta di circa 180 milioni di euro annui.
“Tutto questo grazie alla luce del giorno, la forma più naturale che esista”, riflette il pediatra. Dunque un approccio sostenibile anche in ottica One Health.
I benefici per la salute
E la salute? “Un’ora di più all’aria aperta favorisce il movimento e aiuta a combattere la sedentarietà e l’obesità. Un’efficace forma di prevenzione delle malattie metaboliche e di patologie motorie”, dice il pediatra.
“Non dimentichiamo poi che la luce del giorno è un potente antidepressivo. Non ci aspettiamo miracoli, ma un miglioramento generale dell’umore e una minima riduzione del ricorso ai farmaci”.
Buone notizie anche sul fronte dei disturbi del sonno. Anche se sembra strano, visto che con l’ora legale ci si alza prima. “Ma proprio perché la vita all’aria aperta favorisce movimento e socializzazione – continua Farnetani – diminuisce la tensione emotiva e ciò facilita passaggio dalla fase di veglia a quella di sonno”. Insomma, arriveremo più facilmente a chiudere gli occhi.
E allora? “Non pensiamo al fatto che fra 7 mesi perderemo questi vantaggi: intanto – concludeil pediatra – buona ora legale a tutti!”.
