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Donne e salute tra sfide e superpoteri, focus per la festa della Mamma

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Adyen Articolo
Velasco25

“La salute femminile non può essere ridotta a momenti circoscritti come la gravidanza o la menopausa. È un percorso che inizia nell’adolescenza e prosegue per tutta la vita, fatto di scelte quotidiane, consapevolezza, educazione e possibilità di decidere in autonomia ciò che è meglio per sé”. Il monito in vista della Festa della mamma arriva da Rossella Nappi, ginecologa, docente ordinaria di Clinica Ostetrica e Ginecologica all’Università di Pavia e presidente dell’Associazione dei Ginecologi Universitari Italiani (AGUI).

Insomma, è un percorso lungo e fitto di ostacoli. In cui è fondamentale partire bene (avete presente i primi mille giorni di vita?). Ma anche proseguire meglio. Senza arrivare a trascurarsi per via dei molti (troppi) impegni che costellano la vita delle donne.

Ecco allora che, in vista della giornata di domenica, accogliemo le riflessioni della specialista – insieme ad Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica) – sul nuovo significato del prendersi cura di sé per le donne. Perchè, ce lo dicono tutte le ricerche, siamo fondamentali per la salute dei nostri cari, ma spesso sottovalutiamo la nostra. Allora, forse, accendere i riflettori su questo tema può essere un dono immateriale per la giornata che celebra le madri italiani.

Per chi volessere essere più concreto, c’è una soluzione ‘profumata’ e intelligente: dire alla propria mamma che le vogliamo bene con un fiore e finanziare allo stesso tempo la ricerca contro il cancro.

Le azalee Airc per la Festa della mamma

Il fiore simbolo della Festa della mamma è divenuto un prezioso alleato della ricerca sui tumori che colpiscono le donne. L’Azalea della Ricerca torna domenica 11 maggio a colorare 3.900 piazze in tutta Italia. Migliaia di volontari di Fondazione Airc saranno impegnati a distribuire 600mila piantine a fronte di una donazione minima di 18 euro, per ricordare sessant’anni di impegno a sostegno della migliore ricerca oncologica indipendente. L’Azalea è disponibile anche su Amazon (per info: azaleadellaricerca.it).

Questa iniziativa ha consentito di raccogliere fondi per garantire continuità a medici e ricercatori impegnati ad affrontare i tumori che colpiscono le donne. L’appuntamento è anche l’occasione per promuovere l’importanza della prevenzione e raccontare i più importanti traguardi raggiunti dalla ricerca oncologica. In piazza, insieme alla piantina sarà distribuita una pubblicazione speciale sui tumori che colpiscono le donne, con testimonianze e informazioni utili per sfatare molti falsi miti che ostacolano la salute femminile.

Donne e diagnosi di tumore

Solo nel 2024 sono stimate 175.600 nuove diagnosi: i tumori più frequenti tra le donne sono quelli del seno (53.065 nuovi casi), del colon-retto (21.233), del polmone (12.940), dell’utero (8.652), della tiroide (8.322), del pancreas (6.712), il linfoma non-Hodgkin (5.950), il melanoma cutaneo (5.872), il cancro della vescica (5.789) e dello stomaco (5.512).

Donne: come cambia la salute femminile

Mamma e salute, Paese che vai…

Quando si tratta invece della salute dei propri figli, ogni mamma ha le sue abitudini. A confermarlo è la 3ª edizione del Barometro Doctolib che ha analizzato e messo a confronto i comportamenti in 3 Paesi europei nell’ultimo anno, rivelando differenze interessanti nel modo di affrontare e gestire la salute dei figli ma anche degli altri familiari.

Al centro dell’indagine oltre 8 milioni di donne che complessivamente in Italia, Francia e Germania utilizzano abitualmente la app gratuita di sanità digitale per la gestione della salute personale e familiare e che hanno almeno un figlio minorenne associato al proprio account. Risultato? La gestione digitale della salute familiare spetta alle donne, ma se in Francia le mamme che si fanno carico delle prenotazioni online di appuntamenti e visite mediche per i figli rappresentano il 70% degli utenti della piattaforma, in Germania sono il 77% e in Italia superano il 79%.

Un dato significativo è legato alle prenotazioni medie annuali effettuate online. Le francesi si rivelano le più attente alla propria salute e, in proporzione, ogni 12 appuntamenti prenotati per se stesse ce ne sono 4 per i propri figli minorenni. Seguono le mamme tedesche e italiane, che più o meno ogni 4 appuntamenti prenotati per se stesse ne fissano 1 per i propri figli minorenni. Le italiane infine mostrano la più alta propensione relativa a gestire appuntamenti sia per i figli giovani adulti (18-24 anni) che per genitori anziani (da 65 anni in su). Insomma, la donna nel nostro Paese è al centro della salute della famiglia. Anche quando basta un click.

Le età del corpo femminile

Rossella Nappi non ha dubbi: “Ogni fase della vita di una donna ha aspetti straordinari. Il ciclo mestruale è simbolo di forza creativa, la gravidanza, per chi sceglie di avere figli, è un’occasione di cambiamento, la menopausa può essere vissuta come una nuova stagione. Ascoltare il proprio corpo durante le varie fasi della vita, conoscere i suoi segnali, saper scegliere come prendersene cura” è fondamentale.

Durante l’adolescenza, ad esempio, educare le giovani a conoscere il proprio corpo – comprendere il ciclo mestruale, imparare a distinguere i segnali di eventuali disturbi, accedere a una corretta informazione su contraccezione e prevenzione – è il primo passo per costruire una salute duratura. Tra i 20 e i 30 anni adottare uno stile di vita sano, sottoporsi a controlli regolari, monitorare eventuali segnali di alterazione del ciclo o dolore pelvico diventa essenziale, oltre che naturalmente iniziare a progettare la maternità se lo si desidera.

Dopo i 40 anni, quando il corpo inizia ad avvicinarsi alla menopausa, “la prevenzione diventa ancora più centrale. Comprendere i segnali del proprio organismo può essere di grande aiuto nella gestione di questa transizione, prevenendo condizioni come osteoporosi e disturbi cardiovascolari”, dice Nappi. Mentre la menopausa non deve essere vista come una nemica: “Se affrontata con le giuste conoscenze, può essere gestita con serenità, prevenendo patologie come osteoporosi, disturbi cardiovascolari e neurodegenerativi”.

All’interno di questo scenario, i farmaci da banco secondo la specialista possono rappresentare una risorsa utile per il trattamento di piccoli disturbi legati alla salute intima e mestruale, a patto che siano utilizzati in modo consapevole e responsabile. “In presenza di sintomi genito-urinari come bruciore o prurito, è possibile ricorrere a un trattamento farmacologico di automedicazione per alleviare il disagio . Ma – conclude Nappi – è importante utilizzare queste soluzioni terapeutiche in modo responsabile: se i sintomi persistono, o peggiorano è essenziale consultare uno specialista”.

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