In fatto di medicina rigenerativa fioriscono delle vere e proprie mode, con al centro sostanze, soluzioni e device presentati, di volta in volta, come la risposta ideale per tutta una serie di inestetismi. È il caso degli esosomi – speciali navicelle da ‘caricare’ di sostanze benefiche – su cui gli specialisti della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime), riuniti a congresso a Roma, hanno voluto fare un po’ di chiarezza.
Cosa sono gli esosomi e a cosa servono
Iniziamo col chiarire di che si tratta. “Gli esosomi sono delle vescicole cellulari che contengono sostanze che servono alle cellule per comunicare tra di loro”, ha spiegato il presidente Sime Emanuele Bartoletti. Scoperti circa 40 anni fa, “solo negli ultimi anni se ne è capita effettivamente la funzione e, soprattutto, la possibilità di impiego in medicina rigenerativa”.
Gli esosomi sono presenti in tutte le cellule, sia animali che vegetali. Possono contenere le molecole con le quali vengono prodotti o essere riempiti di sostanze esogene. Proprio su questo approccio le aziende stanno spingendo gli studi: attraverso gli esosomi “possiamo veicolare alle cellule qualsiasi tipo di informazione. Ma la via più diretta è quella dell’infiltrazione nel tessuto target.
Oggi però non esistono esosomi eterologhi che abbiano l’autorizzazione ad essere iniettati. Quindi sono solo ad uso topico. Gli unici esosomi che possono essere iniettati sono quelli autologhi, cioè quelli derivanti dal plasma arricchito in piastrine (PRP) del paziente“, ha puntualizzato lo specialista.
Una soluzione, questa, “che rappresenta il futuro non solo in medicina estetica, ma in tutta la medicina”, secondo Bartoletti. Il fatto è che “in questi ultimi tempi si è detto e fatto di tutto, sono state violate leggi e norme di sicurezza che garantiscono la tutela dei
pazienti”, ha aggiunto.
Proprio per fare chiarezza, ha evidenziato Hernán Pinto dell’Istituto di Ricerche Biomediche i2e3 di Barcellona “abbiamo identificato quattro aspetti: l’ABCD che non deve
mai essere trascurato quando si intende utilizzare un prodotto a base di esosomi”.
L’ABCD degli esosomi per medici e pazienti
A. Rispetto della legge e della normativa
Prima ancora di preoccuparsi della sicurezza di un prodotto, è necessario che il
prodotto in questione sia ‘legale’. Un prodotto che non rispetta le norme,
semplicemente, non deve esistere.
B. Sicurezza
È il criterio principale, inderogabile. Prima di tutto viene la sicurezza. La
preoccupazione principale per qualsiasi prodotto è la sua safety.
C. Efficacia
Una volta chiarita la sicurezza di un prodotto, certificato e supportato da studi clinici che ne attestano l’uso, si potranno valutare i risultati e l’esperienza dei medici di fama che già lo utilizzano.
D. Pubblicità e marketing
Gli esosomi sono oggetto di una vasta gamma di affermazioni di varia natura,
da parte del marketing e della pubblicità. Ma il grado di evidenza scientifica che
le sostiene è variabile, fino ad essere addirittura nullo in certi casi. Il medico
deve verificare la scientificità di questi claim e comportarsi di conseguenza,
senza cadere nella fascinazione di certe affermazioni.
“I buoni prodotti a base di esosomi – ha puntualizzato il dottor Pinto – stanno dando
grandi soddisfazioni ai nostri pazienti. Quelli cattivi, nessuna. Gli esosomi autologhi naïve oggi rappresentano il gold standard tra gli esosomi iniettabili. In questo gruppo, la scelta è facile, perché solo un numero molto ristretto di aziende è in grado di soddisfare le esigenze di scientificità. E tra queste, solo una fornisce un prodotto scientificamente validato e certificato come prodotto medico iniettabile in quasi tutto il mondo. Ma con gli esosomi non autologhi la situazione è molto più difficile per il medico. Di certo non possono essere iniettati. Ma, anche in questo campo, ci sono aziende serie e oneste,
ottimi prodotti cosmetici (quindi per uso topico) che rispondono a tutti i criteri di legalità e che vengono promossi con messaggi precisi e responsabili. Ed è solo su questi che devono cadere le scelte di medici estetici e pazienti”.
Insomma, quello della medicina estetica e rigenerativa è un settore in rapida evoluzione. “Ma i medici hanno un codice etico che deve guidare il loro lavoro attraverso la deontologia. È per questo che la società si fida di noi. Il medico è l’unico vero custode dei suoi pazienti: se non li proteggiamo noi, non lo farà nessuno. Il dilemma posto dagli esosomi non è difficile da risolvere se ci comportiamo in modo corretto”. E, soprattutto, il medico deve essere aggiornato sulle novità della scienza e della normativa. Altrimenti che risposte darà ai pazienti che chiedono lumi sugli esosomi?