Un prelievo di sangue, una risonanza magnetica o il trattamento di una carie possono trasformarsi in un incubo per le famiglie di pazienti con autismo o gravi disabilità cognitive e relazionali.
Per assicurare a queste persone il diritto alle cure, debutta presso l’Ospedale San Filippo Neri di Roma il Servizio Tobia: percorsi facilitati per effettuare prestazioni diagnostiche e terapeutiche utili a prevenire e trattare patologie non direttamente legate al disturbo principale da cui questi pazienti sono affetti.
Una bella iniziativa dell’Asl Roma 1, presentata dall’assessore ai Servizi sociali e disabilità della Regione Lazio, Massimiliano Maselli, dal Dg dell’azienda sanitaria Giuseppe Quintavalle e Stefania Stellino, presidente di Angsa Lazio. “Favorire l’accesso alle cure ambulatoriali per pazienti con fragilità cognitive e comportamentali è fondamentale – ha detto Quintavalle – perché anche un banale prelievo di sangue, un Ecg, una visita oculistica possono risultare difficoltosi per una persona con una forma grave di disturbo dello spettro autistico”. Difficoltà che, come sanno bene molte famiglie, crescono con letà del paziente.
Di che si tratta
Se l’odissea a volte inizia sin dal momento della prenotazione, alla Asl Roma 1 hanno pensato a un percorso ‘su misura’ che ottimizza il numero degli accessi in ospedale, il tempo di permanenza o gli spostamenti fisici.
Permettendo di effettuare visite, analisi, esami diagnostici in un ambiente protetto, con la guida di un infermiere care manager e il coinvolgimento di personale sanitario specificatamente formato. Garantendo inoltre sempre la presenza di un caregiver/familiare (elemento prezioso per i pazienti con autismo).
“Si tratta di modello di cura basato sulla sensibilità e l’empatia del team multidisciplinare – ha precisato il Dg della Asl Roma 1 – formato proprio offrire un approccio personalizzato”. Insomma, proprio ascoltando i bisogni è possibile offrire strategie davvero su misura.
Tutti i servizi per i pazienti con autismo o disabilità cognitive
Tobia organizza percorsi facilitati in elezione, accesso a determinate prestazioni ambulatoriali, percorsi multidisciplinari in day hospital e in day surgery e Accesso al percorso chirurgico.
È previsto anche un percorso di “Accoglienza e gestione in pronto soccorso di persone con disabilità intellettiva/cognitiva non collaboranti” nei Pronto Soccorso dell’Ospedale San Filippo Neri e dell’Ospedale Santo Spirito.
“È una bella giornata per il Sistema Sanitario e per l’integrazione socio-sanitaria”, ha commentato Maselli. Questo servizio “si inserisce nel più ampio piano di rilancio del San Filippo Neri, che deve essere un punto di riferimento per questo territorio. Il mio ringraziamento va a tutta la Asl Roma 1, perché lavorando insieme si raggiungono obiettivi importanti”.
Ma non è tutto. “La Regione Lazio sta procedendo ad attuare in tutta la rete ospedaliera pubblica il Servizio Tobia, che è fondamentale per l’integrazione socio-sanitaria”.
Qualche informazione pratica
Come fare, allora, per usufruire del servizio Tobia? Basta mandare la richiesta sulla casella di posta dedicata serviziotobia@aslroma1.it
L’invio della segnalazione potrà essere effettuato da:
• Persona con disabilità
• Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS)
• Operatori dei servizi Disabili Adulti
• Medici specialisti che hanno in carico la persona con disabilità
• Servizi di Tutela Salute Mentale Riabilitazione in Età Evolutiva
• Familiari, caregiver, tutori/AdS, responsabili case-famiglia/strutture riabilitative ospitanti di diversa tipologia
• Centrali Operative Territoriali
• Servizi sociali territoriali.