Covid, ecco i segreti di Kraken (mentre i ricoveri calano ancora)

Kraken Covid
Aboca banner articolo

In principio c’era Gryphon (XBB), uno dei ricombinanti Covid dai nomi ‘da paura’ che ci hanno allarmato nei mesi scorsi. Poi è arrivato il suo discendente Kraken (XBB.1.5), la cui diffusione negli Stati Uniti aveva fatto temere una particolare abilità nello sfuggire alle difese immunitarie (da vaccino o precedente contatto col virus).

A svelare i segreti di Kraken è ora uno studio italiano firmato da Massimo Ciccozzi, responsabile dell’unità di Statistica medica ed Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma, insieme a colleghi della Sapienza, dell’Università di Sassari e del Laboratório de Flavivírus dell’Instituto Oswaldo Cruz di Rio de Janeiro, in pubblicazione su ‘Microorganisms’.

I risultati

“La nostra analisi genetica e strutturale su Kraken – spiega Ciccozzi a Fortune Italia – suggerisce che, sebbene questa nuova variante presenti diverse mutazioni di interesse e caratteristiche ‘spia’ di una capacità di fuga immunitaria, attualmente non ci sono prove di una sua particolare pericolosità o di una elevata capacità di espanzione che suggeriscano una minaccia maggiore per la salute pubblica. Cerberus appare, anzi, più insidiosa. E non a caso ha avuto un picco più elevato in Europa”. Mentre negli Stati Uniti il successo di Kraken sarebbe dovuto proprio alla ‘mancanza’ di Cerberus, aggiunge l’esperto.

“Ormai il virus di Covid-19 è endemico, e le sottovarianti si susseguiranno come le onde del mare – ha ribadito Ciccozzi – La presenza di Kraken in Italia è ridotta, come emerge dall’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità. Oltretutto il picco c’è già stato, dunque prepariamoci a Orthrus, che ne prenderà il posto”.

Ricoveri ancora in calo

A confermare l’analisi dell’epidemiologo, con il virus ormai endemico, è l’ultima rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso). Da due mesi in Italia sono in costante discesa i ricoveri Covid negli ospedali.

Nell’ultima settimana abbiamo un rotondo -12,6%, con una forte riduzione delle terapie intensive: -28,6%. Calo netto dei ricoveri ‘Per Covid’, ovvero con insufficienza respiratoria o polmonite, -22% il dato registrato, un “effetto tardivo ma imponente della diminuzione dei contagi tra la popolazione“, spiegano gli esperti Fiaso.

Vaccini per fragili e anziani

Se le notizie sono buone, “è importante continuare a prendere precauzioni specie nel caso di pazienti anziani e fragili – ricorda Ciccozzi – Il virus infatti circola ancora e, se i sintomi oggi sono spesso blandi, alcune persone più vulnerabili possono ancora avere effetti pesanti. Sono convinto che un vaccino bivalente contro influenza e Covid sarà la soluzione in futuro, perché le categorie a rischio sono le stesse”.

Nuove mutazioni possono alterare XBB.1.5, per questo motivo il monitoraggio delle varianti deve continuare: è l’unico modo, conclude Ciccozzi, per intercettare o prevedere importanti cambiamenti nella composizione genomica di Sars-Cov-2.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.