Nata in Romania, ha studiato in Giappone e attualmente vive in Italia. Dana Branzei, dirigente di ricerca dell’Istituto di Genetica Molecolare Luigi Luca Cavalli-Sforza (Cnr-Igm) di Pavia e del programma di ricerca “Dna Repair” all’Ifom di Milano, ha ottenuto un Advanced Grant dal FIS del Ministero dell’università e della ricerca. Il suo progetto, intitolato “Replication-associated Cohesion and Recombination” rappresenta una svolta innovativa nell’ambito ERC Life Sciences.
La ricerca di Branzei si concentra principalmente sulla comprensione delle origini dell’instabilità cromosomica nelle cellule eucariotiche in seguito a stress replicativo e su come la replicazione del genoma sia collegata all’organizzazione spaziale e alla compattazione del Dna nel nucleo cellulare. Gettando luce su questi complessi percorsi di coesione e ricombinazione, il suo progetto non solo approfondisce la nostra comprensione dei processi genetici, ma promette anche di avanzare nella ricerca sul cancro.
“Sono entusiasta di intraprendere questo progetto fondamentale e fiduciosa del potenziale impatto che le nostre scoperte potrebbero avere sulla progettazione di terapie antitumorali più efficaci”, dice Branzei. “Il nostro obiettivo è comprendere la sinergia e la compensazione che si verificano in queste vie, durante il ciclo cellulare. Questa conoscenza è fondamentale per progettare potenziali terapie mirate a questi processi”.
Ottenere finanziamenti dal programma altamente competitivo del FIS non è impresa da poco. Con un tasso di successo del solo 2,5%, solo 47 dei 1912 progetti presentati sono stati approvati. Un processo di selezione così rigoroso sottolinea l’importanza del traguardo raggiunto da Branzei. E naturalmente, il potenziale che il suo progetto potrebbe avere sulla comprensione dei processi genetici e sul trattamento del cancro.