Oggi parliamo di un acronimo che lascerà il segno fra gli appassionati di virus ed epidemie. Si tratta di ‘Gabie’, un nuovo sito tutto italiano – ma aperto a collaborazioni internazionali – che permette di avere in tempo reale la situazione mondiale e nazionale delle epidemie in corso.
A idearlo, un team che i lettori di Fortune Italia conoscono bene: li abbiamo chiamati i ‘tre moschettieri dell’epidemiologia’, perchè sempre insieme sono impegnati da anni nello studio e nel contrasto ai microrganismi che minacciano la salute in ottica One Health. Ed è complicato anche solo stare al passo con la loro passione per la ricerca.
Questa volta Francesco Branda (Campus Bio-Medico di Roma), Massimo Ciccozzi (Campus Bio-Medico di Roma) e Fabio Scarpa (Università di Sassari) hanno unito le forze per realizzare una sorta di hub dell’epidemiologia.

Che cos’è Gabie
L’acronimo dice tutto: Genomics, Ai (il portale può contare anche su questo strumento), Bioinformatics, Infectious diseases, Epidemiology. “Siamo un gruppo eterogeneo, ci occupiamo di epidemie e pandemie e facciamo parte della rete globale di allerta e risposta Goarn dell’Oms”, l’Organizzazione mondiale della sanità, ha detto all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Massimo Ciccozzi.
“In tempo reale”, anche giorni prima che un’epidemia si guadagni i riflettori dei media, “segnaliamo quale focolaio si sta verificando nel mondo, con spiegazioni chiare e scientificamente corrette di che cosa è accaduto”, e della portata della minaccia.
Non vi sarete accorti di nulla, ma “proprio in questi giorni c’è un alert sul colera in Ruanda“. Gabie racconta quello che accade anche su altri fronti, spiegando non appena arrivano i dati, “le caratteristiche dell’influenza aviaria, di Covid, dell’influenza umana. Abbiamo realizzato un focus su Mpox, sul morbillo e tutta una serie di link che permettono di avere un quadro di quello che sta succedendo nel mondo e in Italia”, aggiunge l’epidemiologo che per primo raccontò le mutazioni di Sars-Cov-2.

One Health con un occhio intelligente
Gabie, insomma, è un sito per ricercatori, virologi ed epidemiologi. Ma non solo: “Fornisce una panoramica estremamente utile e aggiornata sul tema della salute globale, delle epidemie e delle malattie infettive – dice Ciccozzi a Fortune Italia – Le informazioni presentate sono fondamentali per comprendere come le malattie si diffondano a livello mondiale e quali strategie possano essere adottate per prevenire e gestire le crisi sanitarie. Il focus sulle politiche di risposta internazionale e sulle innovazioni nella ricerca medica è molto apprezzato. È cruciale continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo all’importanza della cooperazione globale nella lotta contro le malattie infettive, che non conoscono confini geografici”. Perchè, lo abbiamo visto, inseguire i virus non paga: occorre essere sempre un passo avanti.
Oltretutto Gabie è continuamente aggiornato “grazie a un algoritmo di intelligenza artificiale, sulla base dei dati. Si trovano le curve che fanno capire qual è la situazione, i dati sui vaccinati e così via. Un non addetto ai lavori, se vuole queste informazioni, deve andare a cercarle su più siti, occorre sapere dove trovarle. Qui invece ha tutti i collegamenti, a portata di mano”.
Quanto è importante che le persone siano informate su questi temi? “È estremamente utile avere una panoramica aggiornata sul tema della salute globale, delle epidemie e delle malattie infettive. Le informazioni servono a comprendere come le malattie si diffondono a livello mondiale e quali strategie possono essere adottate per prevenire e gestire le crisi sanitarie”, spiega Massimo Ciccozzi.
I virus non conoscono confini
Lo abbiamo visto con Covid-19: con poche ore d’aereo un patogeno esotico può entrare nei nostri confini e cambiare la nostra vita, minacciando salute ed economia.
“Dobbiamo essere pronti”, insiste Ciccozzi, “ma senza fare allarmismo”. Ecco perchè, insieme alla situazione in tempo reale, i ricercatori pubblicano anche i loro studi, declinati sulle microscopiche minacce che vengono alla riabalta nel globo.
Sul sito troviamo anche i lavori di chi racconta la ricerca: perchè i ‘cacciatori di virus’ non si fermano mai, ma anche i patogeni sono sempre attivi. E se non possiamo sapere da dove arriverà la prossima minaccia… con l’aiuto di scienza e tecnologie possiamo fare di tutto per intercettarla in tempo e imbrigliarla.