Con l’aumento dei tassi di tumore del colon negli under 50, gli scienziati si sono messi alla ricerca della causa. È potrebbero essersi imbattuti nella risposta. Un team di ricercatori guidato dall’Università della California a San Diego ha appena identificato la tossina batterica colibactina come potenziale causa del cancro del colon.
I risultati, pubblicati su Nature, hanno rivelato che l’esposizione nell’infanzia a questa tossina, prodotta da alcuni ceppi del batterio Escherichia coli, potrebbe causare mutazioni nel Dna del colon che aumentano il rischio di sviluppare questo tumore prima dei 50 anni.
“Quando abbiamo iniziato lo studio, non cercavamo di rispondere a questa domanda specifica”, afferma Ludmil Alexandrov, autore principale e professore presso il Dipartimento di Medicina cellulare e molecolare dell’UC San Diego. Inizialmente, il team di Alexandrov stava studiando il tumore del colon-retto in modo ampio, quando ha scoperto una differenza nelle cellule tumorali tra pazienti più giovani e anziani.
“Siamo rimasti molto sorpresi nel vedere che c’era un batterio e che i batteri stavano generando mutazioni”, racconta a Fortune.
Cos’è la colibactina e il legame col tumore
La colibactina è una tossina che può mutare il Dna nelle cellule del colon, afferma Alexandrov. Queste mutazioni possono rendere le persone più suscettibili alla crescita delle cellule tumorali. Quando i bambini sono esposti alla tossina, il loro Dna può subire migliaia di mutazioni, afferma Alexandrov. Questo avvia il processo di potenziale sviluppo del cancro in età ancora più precoce, aumentando le probabilità che una mutazione porti al tumore al colon.
Il team ha scoperto che la colibactina lascia dietro di sé specifici modelli di mutazioni del Dna, che erano 3,3 volte più comuni nei casi di cancro del colon-retto a esordio precoce negli adulti sotto i 40 anni, rispetto a quando la malattia è diagnosticata dopo i 70 anni.
Non solo: oltre il 50% delle mutazioni tumorali in tutte le età proveniva da questo batterio.
Di che batterio si tratta
Come sottolinea lo studio, la tossina si trova in alcuni ceppi di E. coli, un gruppo di batteri che può causare infezioni intestinali, del tratto urinario e in altre parti del corpo.
Specifici ceppi di E. coli possono causare malattie, ma Alexandrov afferma che molti di noi probabilmente convivono con il batterio nel proprio organismo senza saperlo, poiché non sempre causa sintomi.
Il tipo di E. coli che provoca diarrea ha una trasmissione oro-fecale e si contrae attraverso carne poco cotta o cruda, frutta e verdura non pulite o latte, sidro e succo non pastorizzati, secondo la Cleveland Clinic. Essere esposti alla colibactina, tuttavia, non comporta automaticamente lo sviluppo del tumore.
Alexandrov ipotizza che alcune caratteristiche abbiano aumentato le possibilità di esposizione a Escherichia coli e colibactina. Nascere con un cesareo, rispetto al parto vaginale, può esporre il bambino a un rischio maggiore, a causa delle differenze che ne derivano nello sviluppo del microbioma intestinale dei neonati.
Inoltre, Alexandrov e i suoi colleghi ritengono che il crescente uso di antibiotici, il calo dell’allattamento al seno e l’aumento del consumo di alimenti ultraprocessati possano influire sulla salute intestinale e sull’immunità dei bambini, rendendoli più suscettibili al microrganismo.
La buona notizia
Sebbene i millennial e la Generazione X non possano sapere con certezza se ospitano questo batterio nell’intestino, la scoperta potrebbe fornire informazioni vitali per la diagnosi precoce del cancro. Utilizzando queste informazioni, Alexandrov spera di sviluppare un test delle feci per verificare se le persone hanno contratto l’infezione e le mutazioni causate da questa tossina.
Obiettivo, intercettare precocemente il tumore. “Se si individua il cancro del colon-retto in fase iniziale, è altamente curabile”, afferma Alexandrov.
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