Durante l’emergenza Covid abbiamo parlato continuamente delle terapie intensive italiane e della carenza di posti letto. Più raramente si parla di cosa serva nelle terapie intensive, di quali medicinali abbiano bisogno gli operatori sanitari. Di questo settore si occupa Amomed, azienda farmaceutica internazionale con sede a Vienna (e dall’anno scorso, anche in Italia) specializzata in prodotti farmaceutici per la terapia intensiva, la medicina d’urgenza, l’anestesia e la neuropsichiatria. Per il progetto Ricostruzione di Fortune Italia abbiamo parlato con Nicola Zancan, Country manager italiano di Amomed.
Amomed, dice Zancan, “è un’azienda fortemente impegnata in ambito terapia intensiva, nasciamo con questa vocazione. Abbiamo dei prodotti salvavita che sono prevalentemente usati in situazioni critiche con un focus sui pazienti settici, in shock settico. Sono dei farmaci che aiutano a guadagnare del tempo in modo che si possa portare il paziente fuori dalla situazione critica. Durante l’emergenza siamo stati molto impegnati molto e va considerato che siamo una startup: nessuno ci conosceva e abbiamo dovuto costruirci un nome nel più breve tempo possibile. Abbiamo iniziato le operazioni nel settembre dell’anno scorso, quindi siamo dei pargoletti. Durante l’emergenza abbiamo anche vissuto un po’ di frustrazione perché sapevamo di avere prodotti utili ma in qualche modo non sapevamo come comunicarlo, visto che i nostri interlocutori erano, ovviamente, molto impegnati. Ma con un team molto piccolo e con degli ottimi prodotti siamo riusciti a fare delle ottime cose, alcuni nostri prodotti sono stati inseriti nelle linee guida internazionali per il trattamento di pazienti Covid positivi, e questo per noi ha significato un deciso aumento della richiesta”.