Covid, Liliana Segre testimonial pro vaccini a Milano

Covid, Liliana Segre si vaccina
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“Sono molto contenta di avere avuto l’opportunità di fare questo vaccino, cosa di cui sono molto convinta. Non oggi, davanti al virus, ma in tutta la mia vita. Ho sempre creduto nei vaccini, come quando ho compiuto viaggi lontani, ho vaccinato i miei figli e sono vaccinati anche i miei nipoti. Non ho paura del vaccino, ho paura della malattia”. Queste le prime parole della senatrice a vita Liliana Segre dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino anti-Covid all’ospedale Fatebenefratelli della sua Milano.

Oggi infatti è partita la vaccinazione anti-Covid degli over-80 della Lombardia. Tra essi anche Liliana Segre, scelta come testimonial per la campagna regionale di sensibilizzazione “Più siamo, prima vinciamo” proprio sul tema dell’importanza della vaccinazione per uscire dalla pandemia e sconfiggere questo nemico invisibile.

Sono 74 i centri vaccinali attivati in tutta la regione per questa delicata fase della campagna vaccinale, quasi tutti siti nelle Asst (Aziende socio sanitarie territoriali) regionali. Uno di questi, collocato presso l’ospedale Fatebenefratelli di Milano, ha visto oggi sottoporsi al vaccino una nonna d’eccezione, la senatrice Segre. Che ha anche prestato la propria immagine per sensibilizzare anziani e non ad aderire quanto più numerosi possibile alla vaccinazione contro il Covid 19.

Novanta primavere appena compiute, Segre ha così commentato la sua esperienza con la pandemia di Covid: “Quello che mi ha profondamente segnato è purtroppo dovuto a cose che avevo già visto. Questo è un nemico invisibile e io ho conosciuto anche nemici visibili. Non ho mai visto, dopo questi fatti tragici, dovuti sia a nemici visibili che invisibili, che l’uomo sia migliorato. Ho visto a suo tempo sciacallaggio, prepotenze, che il debole veniva sopraffatto dai più forti e qualche volta ho rivisto questo anche in tempo di pandemia. La speranza questa volta, però – ha proseguito la senatrice nell’intervista a Lombardia Notizie – è data da un corpo sanitario che si è dimostrato eroico, e non è sempre facile essere eroici in tempi di pandemia. Queste persone sono quegli eroi che si distinguono, per lo più ignoti. Sono molto importati, loro sono l’uomo che fa la scelta”.

E sul possibile timore di grandi e meno grandi verso questo vaccino ha aggiunto: “Penso che chi si rifiuti di fare il vaccino sia purtroppo pauroso o non abbastanza informato. Quindi da nonna novantenne dico ai miei ‘fratelli’ e alle mie ‘sorelle’, che arrivano a questa età, di non avere paura e di fare il vaccino”.

In quattro giorni, tra oggi e domenica 21 febbraio, la Lombardia ha fissato l’appuntamento per 15 mila ultraottantenni che negli scorsi giorni avevano aderito alla campagna vaccinale tramite il sito dedicato della Regione. Dopo questi primi 15 mila, la campagna proseguirà con numeri che dipenderanno in gran parte dal numero di dosi che saranno messe a disposizione dalla struttura Commissariale: 50 mila entro la fine del mese. Sarebbero quindi circa 65 mila gli over-80 lombardi a ricevere la prima dose. Solo circa un decimo della popolazione lombarda di questa fascia d’età.

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