Il lockdown è necessario, ma localizzato alle aree che via via dovessero manifestare una corsa della diffusione dell’infezione da Covid. Chiudere tutto come lo scorso marzo non sarebbe sostenibile per il Paese. Oggi è possibile agire diversamente perché siamo più preparati rispetto a un anno fa. Fondamentale potenziare il testing e il tracing anche rispetto alle varianti. Vaccinare tutti i cittadini delle zone rosse? No. La priorità è tutelare con la vaccinazione le fasce di popolazione identificate dal piano vaccinale, il più velocemente possibile senza distogliere dosi utili a questo processo. L’opinione del professor Carlo Signorelli, docente di Igiene e Sanità pubblica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.