Covid in Lombardia, vaccinazione over 60 contro varianti

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Tra domani e venerdì partirà la nuova strategia vaccinale della Regione Lombardia per arginare il diffondersi della variante inglese di Covid-19 al di fuori delle provincie di Bergamo e Brescia. Lo aveva anticipato ieri il responsabile della campagna di vaccinazione anti-Covid regionale, Guido Bertolaso, e lo ha confermato oggi alle 13 la vicepresidente e assessora al Welfare della Regione, Letizia Moratti in occasione di una conferenza stampa a Palazzo Lombardia.

La parola d’ordine per la nuova strategia vaccinale della Rosa Camuna è ‘contenimento’. “Vogliamo creare un cordone sanitario che impedisca la diffusione del contagio e della variante inglese al di fuori dei comuni delle provincie di Bergamo e Brescia interessati in questi giorni da una maggiore incidenza del contagio, che fa registrare un numero di nuovi casi doppio rispetto al resto delle province lombarde”, ha spiegato Bertolaso, e contenere quella che ha già definito “terza ondata”.

L’obiettivo è smettere di inseguire il virus e le sue varianti e anticiparne le mosse in termini di diffusione territoriale. Per questo la Regione ha deliberato che, partendo dai 16 comuni che fanno da cintura alle provincie di Bergamo e Brescia, si aumenterà il più possibile la somministrazione del vaccino anti-Covid.

Cosa ciò significhi è stato spiegato dallo stesso Bertolaso: “Ferma restando la campagna vaccinale già iniziata per gli over-80, a partire da questi comuni sarà data priorità alla vaccinazione anche della fascia di popolazione tra i 60 e gli 80 anni di età”. Questo approccio sarà poi esteso ai territori limitrofi, fino ad arrivare a coprire tutti i 106 comuni interessati dal diffondersi della variante inglese.

Per ora sono stati identificati due centri per la vaccinazione in provincia di Bergamo, a Chiduno e a Antegate, e due nel Bresciano nei comuni di Iseo e Chiari, a cui potrebbero aggiungersene altri.

Non sono ancora state rese note, invece, le modalità con cui i nuovi aventi diritto alla vaccinazione potranno aderire a questa campagna e come saranno indirizzati presso le sedi di somministrazione. Come non è stato comunicato quale vaccino sarà somministrato tra quelli di Pfizer, Moderna e Astrazeneca.

Quello che è certo è che per avere la disponibilità delle dosi aggiuntive di vaccino rispetto al piano vaccinale predeterminato, che attualmente prevede la copertura degli over-80, “la Regione attingerà alle scorte, pari al 30% delle dosi a essa destinate, che per legge dovrebbe tenere come riserva per eventuali emergenze”, ha precisato Bertolaso. Che ha aggiunto: “Abbiamo preso a modello quanto fatto in Paesi come Israele, dove la vaccinazione della popolazione con più di 60 anni ha portato a un sensibile calo delle ospedalizzazioni e quindi dell’impatto dell’epidemia sul territorio. Speriamo di riuscire ad avere un analogo effetto anche in queste zone della nostra Regione”.

Intanto Moratti, ha reso noti anche altri dettagli del nuovo corso del piano vaccinale lombardo, come l’allungamento di due settimane tra la somministrazione della prima e della seconda dose del vaccino AstraZeneca, che quindi saranno somministrate a distanza di 12 settimane l’una dall’altra.

In attesa di risposta da parte del ministero della Salute, invece, la proposta della Regione di somministrare la seconda dose del vaccino a sei mesi dalla prima per quanti abbiano contratto la malattia, così come è in attesa di riscontro dalla neoministra dell’Università Cristina Messa la proposta di inserire in uno dei prossimi decreti del governo un emendamento che consenta alla Regione di avvalersi degli specializzandi in medicina per la somministrazione dei vaccini nei giorni di sabato e domenica.

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