Vaccino J&J, semaforo verde in Svizzera

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L’autorità regolatoria elvetica per i medicinali Swissmedic ieri ha approvato il vaccino di Johnson & Johnson. Salgono così a tre i sieri anti-Covid finora autorizzati alla somministrazione in territorio svizzero, dopo il precedente semaforo verde concesso a Pfizer-BioNTech e Moderna.

L’ok arriva per l’utilizzo in soggetti al di sopra dei 18 anni, precisa una nota di Swissmedic, ricordando che l’efficacia di questo vaccino è del 66,9%. E , in particolare, a 14 giorni dalla somministrazione è compresa tra il 64,2% per i soggetti di età compresa tra 18 e 64 anni e dell’82,4% negli over-65. Il vaccino, prosegue l’autorità regolatoria mostra avere effetti positivi anche nei confronto delle varianti cosiddette “brasiliana” e “sudafricana”.

Diversi i vantaggi di questo terzo vaccino. Dalla somministrazione monodose alle modalità di conservazione. Può essere conservato a lungo a temperature comprese tra -15 e -25 gradi centigradi; una volta scongelato può essere anche trasportato facilmente alla temperatura frigorifera di 2-8 gradi e conservato a questa stessa condizione fino a tre mesi.
Ad oggi, però, il Paese d’Oltralpe non ha effettuato nessun ordine d’acquisto per il vaccino J&J, precedentemente approvato negli Usa, in Canada e anche in Ue dall’Agenzia europea dei medicinali, giacché le prime consegne erano stimate per l’autunno.

Le autorità svizzere preferirono puntare primariamente sui prodotti di Pfizer e Moderna, già approvati e utilizzati, nonché su AstraZeneca, Curevac e Novavax: complessivamente tra ordini e opzioni, la comunità elvetica si sarebbe assicurata circa 36 milioni di dosi per vaccinare i suoi 8,6 milioni di abitanti.

Ma c’è un però: per raggiungere il target di 6 milioni di persone immunizzate entro l’estate potrebbe essere necessario utilizzare anche il vaccino targato Curevac, attualmente non ancora autorizzato nemmeno in Europa dove è in fase di rolling-review da parte di Ema, così come quello di Novavax.

Percorso in dirittura d’arrivo, invece, per quanto riguarda il vaccino anglo-svedese già ampiamente usato nel Regno Unito e in molti altri Paesi europei e rispetto al quale la scorsa settiamana Ema ha confermato il buon rapporto rischi-benefici. Il siero AstraZeneca è già stato preso in esame da Swissmedic, che potrebbe esprimersi nelle prossime settimane.

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