Italia accelera su vaccini, mancano 180 mila dosi al giorno

Aboca banner articolo

Dopo mesi al rilento, c’è stato un cambio di passo nella campagna vaccinale. Almeno 1 dose di vaccini anti-Covid è stata somministrata all’82% degli over 80 italiani e al 40% dei 70-79. Ma per raggiungere l’obiettivo fissato dal commissario Figliuolo mancano ancora oltre 180 mila somministrazioni al giorno.

E’ quanto emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. L’analisi rileva anche nella settimana 14-20 aprile, rispetto alla precedente, una diminuzione di nuovi casi (90.030 vs 106.326) e decessi (2.545 vs 3.083) per Covid-19. In calo anche i casi attualmente positivi (482.715 vs 519.220), le persone in isolamento domiciliare (456.309 vs 488.742), i ricoveri con sintomi (23.255 vs 26.952) e le terapie intensive (3.151 vs 3.526).

vaccini dosi

In dettaglio, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti: decessi: 2.545 (-17,5%); terapia intensiva: -375 (-10,6%); ricoverati con sintomi: -3.697 (-13,7%); isolamento domiciliare: -32.433 (-6,6%);
nuovi casi: 98.030 (-7,8%); casi attualmente positivi: -36.505 (-7%). Insomma, la pandemia rallenta. Ma è presto per dichiarare lo scampato pericolo.

“La circolazione del virus nel nostro Paese – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – rimane ancora sostenuta. Con la progressiva riduzione dei nuovi casi settimanali, i casi attualmente positivi, raggiunto il picco della terza ondata il 5 aprile (n. 570.096), sono scesi a 482 mila, numero molto elevato e sottostimato dall’insufficiente attività di testing & tracing”.

E la situazione è molto diversa a livello regionale: infatti, la variazione percentuale dei nuovi casi aumenta in 3 Regioni e crescono i casi attualmente positivi in 6 Regioni.

“Gradualmente si allenta anche la pressione sugli ospedali – afferma Renata Gili, responsabile Ricerca sui servizi sanitari della Fondazione Gimbe – ma il numero di posti letto occupati, sia in area medica che in terapia intensiva è ancora elevato in numerose Regioni”.

“Numeri ancora alti anche per i nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, direttore operativo della Fondazione Gimbe– con una media mobile a 7 giorni di 182 ingressi/die, seppure in diminuzione da un mese”.

Quanto al nodo delle forniture di vaccini, al 21 aprile (aggiornamento ore 7.38) risultano consegnate 17.752.110 dosi, il 25,9% di quelle previste per il 1° semestre 2021. “Nelle ultime due settimane – precisa Cartabellotta – sono state consegnate circa 5,7 milioni di dosi di vaccini: numeri in crescita, ma ancora lontani dal garantire le 3,5 milioni di somministrazioni settimanali del Piano Figliuolo”.

Al 21 aprile (aggiornamento ore 7.38), inoltre, il 18,8% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (11.240.182) e il 7,8% ha completato il ciclo (4.654.357), con notevoli differenze regionali. Nonostante l’incremento del 35,5% dei vaccini inoculati nelle ultime tre settimane, al 20 aprile la media a 7 giorni delle somministrazioni rimane a quota 315.506 al giorno: oltre 180 mila in meno delle 500 mila previste dal Piano per metà aprile.

Rispetto alla copertura delle categorie prioritarie definite nell’ordinanza del 9 aprile del Commissario Straordinario, a fronte di notevoli differenze regionali, l’analisi del dato nazionale rileva: degli oltre 4,4 milioni di over 80, 2.282.611 (51,6%) hanno completato il ciclo vaccinale e 1.336.007 (30,2%) hanno ricevuto solo la prima dose.

Soggetti fragili e caregiver: dal 20 aprile nel database ufficiale è stata aggiunta una specifica categoria di rendicontazione che riporta 1.847.928 dosi somministrate.

Fascia 70-79 anni: degli oltre 5,9 milioni, 284.113 (4,8%) hanno completato il ciclo vaccinale e 2.133.528 (35,7%) hanno ricevuto solo la prima dose.

Fascia 60-69 anni: degli oltre 7,3 milioni, 438.890 (6%) hanno completato il ciclo vaccinale e 965.448 (13,1%) hanno ricevuto solo la prima dose

“Il Decreto Riaperture approvato ieri dal Consiglio dei ministri – conclude Cartabellotta – è basato su un “rischio ragionato”: è una decisione politica presa sul filo del rasoio se guardiamo ai dati della pandemia e alle coperture vaccinali, ma al tempo stesso un coraggioso atto di responsabilità del Governo per rilanciare numerose attività produttive e placare le tensioni sociali che affida ai cittadini una grande responsabilità”.

“Chiaramente, se le graduali riaperture saranno interpretate come un “liberi tutti”, una nuova impennata dei contagi rischia di compromettere la stagione estiva”.ù

Fondazione Gimbe esorta Governo e Regioni ad elaborare una strategia esplicita e condivisa per arginare la verosimile risalita dei contagi e, soprattutto, un piano di medio-lungo periodo per uscire dalla pandemia che tenga conto, oltre che delle coperture vaccinali, di scenari epidemiologici e criticità mai risolte in 14 mesi di pandemia.

ABBIAMO UN'OFFERTA PER TE

€2 per 1 mese di Fortune

Oltre 100 articoli in anteprima di business ed economia ogni mese

Approfittane ora per ottenere in esclusiva:

Fortune è un marchio Fortune Media IP Limited usato sotto licenza.