Proteggersi dal sole: come, quando e perché

sole e pelle
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Pelle al sole. Il concetto di fotoprotezione solare ha origini antiche: i primi protettori solari sono apparsi già nei primi anni del ‘900. Ma è negli anni ‘60 che il concetto di fotoprotezione è diventato una vera e propria scienza, con elementi ormai consolidati come il Spf ( sun protection factor o fattore di protezione).

Negli ultimi anni nuovi fotoprotettori, con capacità filtranti e riflettenti (filtri chimici e organici), sono apparsi nello scenario della dermocosmesi anche in formulazioni all’avanguardia come spray e gel dal facile utilizzo.

La domanda a cui spesso come dermatologi ci troviamo a rispondere è sempre la solita: perché proteggersi dal sole? Le risposte sono numerose: sicuramente i tumori cutanei hanno come fattore di rischio il sole; il più conosciuto è il melanoma cutaneo che, nella maggior parte dei suoi diversi istotipi, vede come fattore di rischio proprio il sole, sia per quanto concerne una esposizione cronica e continua ma anche per l’esposizione “intermittente”cioè quella tipica delle vacanze.

C’è però un mito da sfatare: il melanoma non è solo frutto della trasformazione di un nevo preesistente (ciò avviene solo nel 20% dei melanomi), ma nella maggior parte dei casi (80%) cresce “de novo” su cute sana. Attenzione quindi non solo ai nei che si trasformano, ma anche a quelli nuovi.

Bisogna proteggersi su tutto il corpo e non solo dove ci sono i nei: la pelle sana è più soggetta all’insorgenza del melanoma.

Ma oltre al rischio di melanomi e altri tumori cutanei, l’esposizione al sole è un rischio anche per il fotoinvecchiamento cutaneo e per tutte le alterazioni della cute quali macchie e discromie.

E’ ormai provato da molti anni che le radiazioni solari, Uva, Uvb e lo spettro della luce visibile, accelerano l’invecchiamento cutaneo anche per il rapido esaurirsi del potere antiossidante naturale del nostro organismo.

Proteggersi sempre è quindi una difesa per contrastare sia i tumori cutanei che il fotoinvecchiamento. Sicuramente è importante proteggersi quotidianamente, tuto l’anno, a livello del volto e delle zone fotoesposte, perché la radiazione solare – seppur più accentuata nel periodo primavera-estate – è però pur sempre presente tutto l’anno.

Nei periodi di maggior esposizione solare quali le vacanze è fondamentale applicare la fotoprotezione già 1-2 ore prima dell’esposizione e rinnovarla ogni 2-3 ore, scegliendo fotoprotezioni con spf alti (50*).

L’industria cosmeceutica ha apportato sempre più novità, prodotti con capacità protettive sempre più efficaci, capaci di difendere il nostro organismo dai raggi Uva e Uva ma anche dalla meno nota e recentemente studiata luce blu.

La luce blu non è solo quella di telefoni, tablet e pc – che ha una irrilevante capacità di fotodanno, quantificabile solo dopo giorni e giorni di esposizione ai device continua (15 giorni senza interruzione di fronte a un device) – ma quella che crea un danno alla nostra cute è la luce blu della luce del sole.

Nuovi fotoprotettori capaci di “ difenderci” anche dalla luce blu sono sicuramente novità scientifiche all’avanguardia.

Quindi il messaggio è: proteggersi sempre, ovviamente in maniera ripetuta durante i periodi delle vacanze. E attenzione ai nei nuovi: quando spunta qualcosa di nuovo che cresce in maniera anomala, con bordi frastagliati e colori variegati, può essere un segnale di allarme.

L’arma di difesa più importante che abbiamo è una esposizione solare corretta e protetta, evitando le ore più calde del giorno.

*Francesca Farnetani, dermatologa presso il Dipartimento di Dermatologia dell’Università di Modena e Reggio Emilia

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