Ricerca italiana da primato, Ippolito, Garattini e Ricciardi sugli scudi

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Nel maggio del secondo anno di pandemia da Covid-19 studiosi prestigiosi portano lustro alla ricerca italiana, ‘incassando’ riconoscimenti in Italia e all’estero. L’ultimo in ordine di tempo è Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Istituto Lazzaro Spallanzani. L’Accademia Nazionale dei Lincei gli ha assegnato il Premio Linceo straordinario per la ricerca interdisciplinare su Covid-19.

Prima di lui, a inizio mese, al farmacologo Silvio Garattini è stato assegnato il Premio nazionale Presidente della Repubblica 2021, uno dei premi italiani più prestigiosi, sempre dall’Accademia dei Lincei.

Mentre Walter Ricciardi, docente di Igiene e sanità dell’Università Cattolica, già presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e ora consulente del ministro della Salute Roberto Speranza, è stato nominato membro del Comitato scientifico del Santé Publique France, l’Iss francese.

 

ANSA/CLAUDIO PERI

A fare le congratulazione a Ricciardi, su Twitter, è stato tra gli altri il fisico Giorgio Parisi, presidente dell’Accademia dei Lincei: “Un riconoscimento internazionale alle sue competenze e alla sanità pubblica italiana e anche inizio di un maggior coordinamento europeo”.

Tre nomi illustri della ricerca e della sanità italiani, finiti sotto i riflettori in questi mesi di pandemia.

E’ il caso di Ippolito, il cui riconoscimento è motivato “sia dai suoi alti meriti scientifici che dalle notevoli capacità organizzative dimostrate nel coordinare efficacemente le complesse attività di Laboratorio e quelle Cliniche e di Sanità pubblica, e nel fronteggiare gravi malattie infettive a partire dalla devastante pandemia da Covid-19”.

Giuseppe Ippolito

 

“Giuseppe Ippolito e l’Ospedale Spallanzani, di cui ha la direzione scientifica, hanno avuto un ruolo fondamentale nella ricerca e nella lotta contro Covid. Io gli sono molto grato per tutto quello che ha fatto durante questa dura prova per il nostro Paese”, ha commentato Giorgio Parisi. Al premio Linceo si accompagna il premio di pari entità della Fondazione Nicola Irti per le opere di carità e cultura, presieduta dal professor Natalino Irti.

Dal canto suo Garattini, nato a Bergamo il 12 novembre 1928, è stato premiato in riconoscimento del “ruolo assai importante nell’indirizzare, attraverso le sue attività, molta della ricerca biomedica applicata alla salute e dell’impegno sociale svolto a livelli diversi, che ne fanno un esempio e un punto di riferimento nel Paese”, come sottolineano dall’Accademia dei Lincei.

 

Silvio Garattini
ANSA/ALESSANDRO LETTIERI

Garattini “ha dato un contributo unico e straordinario dal punto di vista della ricerca scientifica, della imprenditorialità accademica, della formazione e promozione dei talenti, dell’impegno e responsabilità sociale”, commenta Giorgio Parisi.

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