Covid, ecco l’autunno che verrà

Covid autunno
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Per l’Italia l’era post-Covid potrebbe aprirsi davvero con l’autunno 2021, quando avremo lasciato alle spalle l’incubo delle curve dei contagi che si impennano e i numeri, sempre troppo alti, dei decessi. Ciò sarà possibile se, e solo se, avremo raggiunto la famigerata immunità di gregge, che gli epidemiologi preferiscono chiamare immunità di comunità.

Per farlo dovrà essere immunizzato entro l’estate almeno l’80% della popolazione dello Stivale. Percentuale raggiungibile se alla vaccinazione degli adulti si affiancherà quella degli adolescenti. Che in autunno andranno a scuola.

Proprio in queste ore è in corso la fase finale di valutazione del dossier relativo ai dati di efficacia e sicurezza del vaccino Pfizer sui ragazzi di età compresa tra 12 e 15 anni da parte dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema), che potrebbe sciogliere la riserva a breve. Il vaccino americano è infatti già approvato per gli over 16.

Se così fosse, l’Europa (e l’Italia) si aggiungerebbe a Paesi come il Canada e gli usa che già hanno già aperto alla vaccinazione anti-Covid anche per questa fascia di età. Sull’altro siero a mRna (Moderna) invece, attualmente approvato per chi ha più di 18 anni, solo da pochi giorni è stata resa nota l’efficacia al 100% proprio sugli adolescenti. Ed è previsto che entro inizio giugno l’azienda sottoponga il proprio dossier alle autorità regolatorie americana (Fda) ed europea per la richiesta di approvazione.

Ma come si comporteranno i genitori? Favorevole alla vaccinazione anti-Covid dei ragazzi è Walter Ricciardi, ordinario di Igiene e Medicina Preventiva all’università Cattolica del Sacro Cuore, intervenuto a margine di una conferenza stampa relativa a un nuovo prodotto sanificante a base biologica. “Ridurre le sacche di popolazione non vaccinate, che fanno da reservoir per il virus causa di Covid-19, è estremamente importante per ridurre il rischio di contagi”, ha ricordato.

Anche perché tanto più esistono ospiti umani non immunizzati all’interno dei quali il virus può replicarsi, tanto maggiore è il rischio che si possano sviluppare nuove varianti potenzialmente pericolose.

Quanto all’autunno che ci aspetta, Ricciardi ha fatto la sua previsione: “Dire con certezza cosa accadrà in autunno non è possibile. È probabile che assisteremo a una risalita dei contagi perché staremo più al chiuso, cioè nelle condizioni più favorevoli alla trasmissione del coronavirus. Ma se saremo vaccinati all’80-90% probabilmente il quadro dei contagi e dei ricoveri sarà diverso da quello dell’autunno 2020″.

Ciò “anche in virtù del fatto che tutto il personale sanitario sarà ancora coperto dalla vaccinazione fatta a fine inverno-inizio primavera”. E dopo l’autunno arriverà l’inverno. “Non escludo che poi si debba ricorrere a un terzo richiamo per coloro che si sono vaccinati per primi, così che siano protetti anche per tutta la stagione invernale 2021-22”.

Nel frattempo i giovani si apprestano a trovare una nuova normalità. Che inizierà con gli esami di maturità in presenza. Per questo molte Regioni hanno già aperto alla vaccinazione dei maturandi, così da farli tornare sui banchi di scuola per l’ultimo atto del loro ciclo scolastico protetti e sicuri. Pronti per la prova di italiano.

Chissà che una delle tracce del tema della maturità 2021 non riguardi proprio la pandemia e l’importanza di guardare alla salute nel suo complesso fatto di Pianeta, ambiente e uomo, secondo i principi della “one health”.

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